E dopo un’interminabile pausa, ecco a voi, cari scrittori immaginari, una nuova puntata dei racconti in dieci parole!
Lo so, lo so. È stata una luuuunga assenza ingiustificata, ma ogni tanto la vita ci mette il suo, e si fa quel che si può!
Ma l’importante è essere tornati, e con un tema fondamentale che gira su queste pagine già da qualche giorno.
Come avrete sicuramente letto qui –l’avete letto, sì? No??? Cambiate subito post, allora!- noi della Libreria Immaginaria siamo impegnati con Farnocchia e il Policlinico Umberto I di Roma per cercare di migliorare la vita delle Mamme dei bambini ricoverati in ospedale.
E visto che siamo anche vicini all’8 maggio, come non proporvi una gara dei Racconti Immaginari a tema mamme? Non si poteva non farlo, e infatti, eccoci qui, a prendere due piccioni con una fava.
Le regole sono sempre qui, per chi volesse una rinfrescatina. La regola della puntata, invece, è inserire nel racconto –sempre rigorosamente di dieci parole- la parola più vecchia e dolce del mondo. Mamma.
Che l’abbiate ancora con voi, che viva nel vostro cuore, che non la sopportiate, che vi faccia impazzire, non importa. L’importante è dedicarle un pensiero, a lei, ma anche a quelle Donne che, come le nostre mamme del Policlinico, vivono ogni giorno aggrappate alla speranza di non perdere il loro amore più grande, noi figli.
Ci rivediamo qui il 12 maggio, per proclamare il vincitore!
Enjoy, e mi raccomando… Partecipate numerosissimi!!!
.{Non sapeva ancora dirlo, ma “mamma” le risuonava dentro da sempre}.
Ps: Perdonate la mia undicesima parola, ma non si poteva proprio lasciarla fuori :p
Bramo braccia di aria per poter stringere il tuo ricordo.
(PS: la festa della mamma è il 12. :P)
in teoria è l’8 maggio, ma ormai in Italia si festeggia la prima domenica dopo questa data, lo so :p
però rimango tradizionalista e quindi 8 maggio XD
Ah sì? Pensavo fosse la seconda domenica di maggio da sempre. *_*
Comunque vabbeh, poco male. ^_^
..Alla fine mi sono arresa all’Italia! E 12 maggio sia!
Profumo di latte, lavanda e marsiglia. Lei, il mio primo ricordo
(grazie ancora a tutti i donatori!!)
Semino il ricordo di te nel vaso della vita, Mamma.
Ooooooh!!! *_* Sentivo la mancanza di questi contest!!! :)
“Cercò l’abbraccio della madre quando ormai era troppo tardi”
“Non era sua madre, ma emanava quel calore inconfondibile”
“Alla madre restavano solo piccole croci di figli perduti”
Come sempre ho debordato… :) Per il contest, nonostante sia triste, presento il terzo.
P.S. “madre” al posto di “mamma” è ammesso, no? :)
ma sì, ma sì! è ammesso tutto, purché ci sia il “senso di mamma” in ogni racconto!
Cedi alla morte il tuo dono della vita. E resisti.
(decidete coi quale usare, questa è uno sfogo personale verso una gran mamma che in questo istante sta lottando per ritrovare se stessa)
Una rosa bianca pura come noi, me e te, mamma
Ti penso e sospiro: “Mamma, pettina ancora la tua bambina”