.{Il Fantasy}.

 

Se ne parla tanto, troppo ma le critiche non quasi mai costruttive e reperire una bibliografia in merito risulta quasi impossibile se si vuole rimanere in lingua italiana.

Ma che cos’è davvero il Fantasy? E’ davvero roba per bambini o al massimo una lettura d’evasione come siamo stati abituati a leggere ovunque per firma degli i? Certamente no.
Il mondo della letteratura Fantasy è un mondo complesso, tanto come i mondi secondari/paralleli descritti nelle pagine dei suoi romanzi.

Nato in sordina, il Fantasy ha avuto una genesi e uno sviluppo lineare fino al boom vero e proprio: la pubblicazione di libri Fantasy nel mondo negli ultimi anni del ’90 e nei primi del nuovo millennio, raggiunge picchi mai sfiorati prima.
Merito anche delle trasposizioni cinematografiche dei classici (nonché amici) J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, rispettivamente con la trilogia del Signore degli Anelli (1955) e Le Cronache di Narnia, Il leone, la strega e l’armadio (1950) ma non solo.

La storia del Fantasy e l’affezione che negli anni ha procurato nel pubblico di lettori (davvero di tutte le età), non è così semplice come potrebbe apparirci sulle prime.
La letteratura Fantasy è luogo meraviglioso, spesso inventato di sana pianta dall’autore che, come scriveva Tolkien in un suo saggio, diventa il creatore del suo mondo, dei personaggi che lui stesso plasma e muove all’interno della narrazione.
La fantasia di certo non manca e proprio per questo, è necessario che il patto che l’autore stringe con il lettore non vada mai infranto: è bene che in un mondo unicamente parto dell’immaginazione dello scrittore, le stesse leggi e regole che lui stesso ha creato, non vengano mai disattese.

Il Fantasy è stato fin dale sue origini, un materiale molto duttile, e poroso: molte sono infatti le contaminazioni con altri generi letterari come l’Horror, il romance, il romanzo storico, il giallo, la fantascienza.
da tutti questi sposalizi nascono i fortunati filoni del Fantasy riconducibili all’ Heoric Fantasy (altrove chiamata anche High Fantasy o Epic Fantasy), alla Sword&Sorcery, all’ Urban Fantasy e allo Steam Fantasy.
Inutile sottolineare come questi sottogeneri siano stati creati e pensati rispetto a determinati elementi e che non tutti saranno d’accordo con simili ripartizioni. Va inoltre aggiunto, che la moltitudine dei filoni Fantasy non si esaurisce in quelli citati poco prima, ma ne comprende molti altri (come la Science Fantasy ad esempio).

Mentre nel resto del mondo (ma specialmente in America e in Inghilterra) il Fantasy godeva di successo e di critica favorevole, in Italia c’è ancora chi continua a storcere il naso. E’ solo da pochi anni che le grandi case editrici (Einaudi e Mondadori ad esempio) hanno deciso di investire nel Fantasy, puntando tutto sui grandi autori stranieri e snobbando per lungo tempo gli autori italiani, fino a quando Licia Troisi, con la sua trilogia delle Cronache del Mondo Emerso, diventa un bestseller.

Oggi sebbene gli autori italiani (specialmente di Fantasy ma non solo) devono continuare a sgomitare per vedere un loro libro pubblicato ( e non autofinanziato), la credibilità che gli è data è molto più elevata che in precedenza. Per i curiosi vi consiglio la prima antologia di (Urban) Fantasy italiana, Sanctuary (2009) edita da Asengard Edizioni che raccoglie tredici racconti di alrettanti tredici autori di Fantasy ( e non solo).
Ma quando parliamo dell’ Italia, c’è ancora un’altra aggiunta da fare: il Med-Fantasy (di cui parleremo nei prossimi articoli, cosi come approfondiremo il discorso sui filoni del fantasy) di cui il migliore rappresentante è Riccardo Coltri con Zeferina, Fantasy dal Regno d’Italia (2009), sempre edito dalla Asengard Edizioni.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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