Questo è il mio sangue – Élise Thiébaut

Poiché le donne hanno le mestruazioni e le mestruazioni sono oggetto di un tabù, le donne subiscono una forma di oppressione che nessun uomo conoscerà mai. Proprio perché il sangue mestruale è un tabù, per tanto tempo si è impedito loro di fare il marinaio, cacciare, votare o essere elette, parlare in pubblico o assumere responsabilità politiche e religiose. E proprio perchè il sangue mestruale è un tabù, oggi si vendono alle donne tamponi interni e assorbenti impregnati di diossina e di profumo tossico. E si scredita la loro parola dicendo: “Che c’è? Hai la luna storta? Non avrai mica le tue cose?” senza peraltro fornire risposte mediche soddisfacenti ai disturbi associati al ciclo. Mentre, per esempio, i laboratori hanno creato il Viagra per risolvere le disfuzioni erettili, un banale disturbo maschile di cui non si muore e che in genere colpisce solo gli uomini anziani.

Non so voi ma a me è bastato questo paragrafo a farmi arrabiare: siamo nel 2019 e quella che è una routine biologica di ogni donna è ancora, incredibilmente, un tabù, qualcosa di cui vergognarsi e di cui parlare sottovoce.
Ci avete fatto caso che in alcuni bagni pubblici e nei distributori fuori le farmacie si vendono preservativi, fazzoletti, spazzolini, dentifrici e perfino spray per l’alito fresco ma mai assorbenti? E vogliamo parlare del fatto che in Italia, tamponi e assorbenti sono tassati con l’IVA al 22% (in quanto considerati beni di lusso) mentre i rasoi rientrano nella stessa categoria di beni di prima necessità del latte e quindi godono dell’IVA al 4%? Per intenderci, la carne, la birra, il cioccolato, le merendine e perfino i francobolli da collezione e gli oggetti di antiquariato hanno l’IVA più bassa (10%) rispetto agli assorbenti che hanno quindi la stessa tassazione di automobili e televisori.

Attravero il suo stile brillante, diretto e ironico la Thiébaut ci racconta tutto del ciclo mestruale passando dalle credenze di Ippocrate (secondo il quale se a una donna non vengono le mestruazioni, un’emorragia al naso è buona cosa perchè serve ad espellere l’eccesso di sangue che altrimenti le avvelenerebbe l’organismo) alle ultime ricerche sulle cellule staminali nel sangue mestruale, senza dimenticare di citare le mitologie e le superstizioni legate al tema (non vi hanno mai detto che non potete toccare le piante se avete il ciclo o che non potete fare la maionese perchè impazzisce? Fate una ricerca in rete e vedete quanta gente ancora ne è convinta…).

Il saggio continua raccontandoci che c’è qualcuno che sta finalmente iniziando a denunciare la stigmatizzazione di cui sono vittime le donne del mondo, come l’atleta Kiran Gandhi che, nel 2015, ha corso la maratona di Londra correndo per 42.195 chilometri durante il primo giorno di ciclo (e solo per questo le darei una medaglia) senza mettere tamponi o assorbenti: “le fotografie la mostrano esultante, dopo la competizione, con il cavallo della tuta macchiato di sangue, mentre decine di persone stavano già inviadole messaggi sui social per dirle che era disgustosa.”

Il disgusto, l’imbarazzo, il dolore e il sentirsi in dovere di nasconderlo sono sentimenti che non devono mai più essere associati ad una funzione fisica, naturale e che oltretutto è legata indissolubilmente al dono della vita.
Élise Thiébaut è riuscita nell’intento di connettere un’esperienza che si crede intima e personale a quella di tutte le donne del mondo che, con livelli diversi di difficoltà si trovano ad affrontare le mestruazioni per più della metà della loro esistenza.
Interessante anche il capitolo legato alle alternative rispetto ai tamponi interni e agli assorbenti per far fronte al problema ecologico e quindi via alle coppette mestruali, alle spugne, agli assorbenti lavabili e alle mutandine mestruali.

Libri del genere andrebbero letti nelle scuole ed è suprfluo che vi dica che la lettura è fondamentale tanto per le donne che per gli uomini visto che se ad oggi non abbiamo ancora una soluzione a molti dei problemi legati alle mestruazioni è perchè viviamo in mondo ancora sessita:

Anche se siamo andati per sei volte sulla Luna […] e oggi progettiamo seriamente di colonizzare il piante MArte, tuttora non si sa di preciso perché le donne abbiano le mestruazioni pgni mese. La fabbricazione di uno spesso strato di endometrio per accogliere un ovocita che nella maggior parte dei casi verrà eliminato senza essere fecondato non può che lasciare perplessi, perchè è davvero un grosso spreco. […] è un po’ come se decideste di ristrutturare il bagno una volta al mese, eliminando innanzitutto intonaco e carta da parati, e poi levigando, rifacendo l’intonaco, dando una, due o addirittura tre mani di pittura, senza dimenticare il pavimento e gli accessori. E alla fine ricominciaste tutto da capo.

 

 

 

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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