La caduta dei giganti – Ken Follett

la-caduta-dei-gigantiKen Follett ci sta sempre, a mio avviso. E’ come uscire a cena con un vecchio amico: lo conosci, sai cosa aspettarti, una serata piacevole, niente di sorpredente ma è quello che ti serve per staccare un po’.

La caduta dei giganti non mi ha travolta come I pilastri della terra però ha quel sapore familiare, rassicurante. Con lui vai sul sicuro: ti cali nella storia che ti racconta, ti affezioni inevitabilmente  ai personaggi, ti lasci trascinare dal racconto.

In questo romanzo Ken Follett abbandona il medioevo: la protagonista è la prima guerra mondiale, filtrata dagli occhi, dalle esperienze, dalle passioni di quattro famiglie, di quattro dei paesi più importanti coinvolti nella guerra. Razionalmente penso possano essere mosse diverse critiche a questo romanzo: alcune parti, laddove  si descrive tutta la parte storica degli avvenimenti della guerra, delle  manovre politiche e diplomatiche le ho trovate un tantino pesanti, stridono un po con l’intento del libro che vuole solo essere un romanzo d’intrattenimento. Così come un po tutti gli sviluppi delle storie personali dei personaggi sono prevedibili e scontata e vagamente irritante è l’happy ending. Ma io sono senza dubbio un giudice severo e, in ogni caso, se dovessi tornare indietro lo rileggerei.

Se avete bisogno di una lettura non impegnativa, rilassante che vi rubi qualche ora al tram tram quotidiano, tenete in considerazione questo romanzo. Vi ci affezionerete di sicuro.

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Redazione
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4 commenti
  • Io ho iniziato a leggere di Follet "I pilastri della terra", ma nonostante la dovizia di particolari nella ricostruzione della scena romanzesca medievale, non mi piace come scrive, no. Mi sembrava come di assistere ad una brutta trasposizione cinematografica, alla moderna maniera, di pensieri e sentimenti antichi, completamente e impropriamente rivisitati. :(

  • Ce l'ho nella mia lista dei desiderabili dalla notte dei tempi.
    Il problema é che ci sta sempre qualche altro libro che si mette di mezzo.
    Prima ho poi mi prendo in biblioteca  "I pilastri della terra" e vediamo se l'attesa porterà frutto.

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