Torna l’autore del divertente Portello pulp con vite che hanno ampiamente superato l’orlo del fallimento, pronte a tutto pur di venirne fuori.
La moglie di Gianni necessita di cure costose; il fratello di lei, Fulvio, è sommerso dai debiti; Davis “Diavolina” è un disastro, tra alcol e droghe; Leika comincia a sentirsi troppo vecchia per battere; Lucrezia, nonostante le sue ricchezze, è sicura che il marito la tradisca, così ingaggia il cinico investigatore Marlon Bianchi… e questi sono solo alcuni dei grotteschi personaggi all’interno della “parte produttiva del Paese” che sembra nascondere miserie e meschinità.
Una rapina progettata in maniera disastrosa si trasforma in qualcosa di molto peggio. Come nel lavoro precedente, anche in questo breve romanzo di Simone Marzini abbiamo una serie di intrecci tra tutti i protagonisti ed è bravo l’autore a dosare i frammenti all’interno della storia, creando un climax tendente al disastro.
Nordest farwest scorre facilmente e offre divertimento amaro, dove non si salva nessuno.
un po’ tragicomico? ho capito bene?
sembra interessante, comunque!
Be’, sì, perché personaggi e descrizioni riescono a essere descritti sia in maniera impietosa che divertente.