4321 – Paul Auster

Paul Auster è uno scrittore particolarmente interessato a considerare – al di là di una semplice storia – le relazioni tra testo/scrittura/autore, comprese le differenti possibilità di trattare un personaggio, una vicenda o un’ambientazione: lo ha mostrato in precedenti opere, come ad esempio Invisibile e Sunset Park: nel primo caso, una storia viene narrata con quattro (guarda caso) diversi registri fino all’ultima sezione in cui ci si interroga sul protagonista ormai scomparso; in Sunset Park abbiamo quattro (anche qui) occupanti abusivi di uno stesso appartamento in New York: quattro vite che si ritrovano contemporaneamente nello stesso spazio.

In 4321, troviamo (ebbene sì) quattro possibili esistenze di uno stesso protagonista – Archie Ferguson – in parte sottoposto alle bizzarrie del caso e in parte autore del proprio destino. I quattro Archie hanno premesse comuni riguardo ai propri genitori, poi succede ciò che può succedere a chiunque: un incidente, una situazione familiare compromessa e che obblighi al cambiamento, la scelta di un partner sessuale o l’iscrizione a un’università… Quattro esistenze relativamente simili tra loro, che approdano, in maniere differenti, a molti tra i temi ricorrenti di Auster: conflitto padre-figlio, sport, sesso, libri, scrittura, difficoltà economiche. Troviamo anche riferimenti alla politica statunitense: la notizia dell’assassinio di JFK, le proteste contro la guerra in Vietnam, la rivolta dei neri a Newark, ecc. – come una personale versione di “Forrest Gump”.

Rispetto a precedenti lavori dell’autore, questo riesce a descrivere una storia (più d’una) con continuità tematica – paradossalmente, dato che la premessa è la rappresentazione di quattro alternative. Lo spazio esistenziale del protagonista si allarga gradualmente, iniziando con esperienze familiari e spingendosi alla nazione e anche oltre (vedi i viaggi in Francia), abbracciando prima temi relativi al nucleo familiare e poi sociali/universali. Opera forse molto autobiografica – come qualsiasi buon lavoro di letteratura – e una grande capacità di riflettere sulle avversità della vita e di affrontarle in modi differenti. Tutti questi elementi rendono 4321 un’opera intensa e godibile: un viaggio attraverso eventi, riflessioni e sentimenti di ben quattro Archie Ferguson che potrebbero essere chiunque tra noi.

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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