Vita di Pi – Yann Martel

Siete già stati al cinema per vedere “Il nuovo Avatar”? Io no, forse perché il film preso come riferimento non mi ha impressionato particolarmente.

Detto questo, SpeakerMuto ha letto la versione e-book di “Vita di Pi”. Descrivere la trama è abbastanza semplice: la famiglia di Piscine Molitor Patel, un ragazzino indiano, si imbarca, con gli animali dello zoo gestito dal padre, alla volta del Canada; qualcosa però va storto e il ragazzino si troverà a tu per tu con una tigre su una scialuppa in balia dell’oceano, resistendo a  fame, sete, intemperie e fauci del felino per più di duecento giorni – come ci riesca, è il nucleo del romanzo, che in effetti è suddivisibile in quattro parti.

Mentre la terza riguarda la storia del naufragio e l’ultima si riferisce all’arrivo sulla terraferma, le prime due sono simili a dei trattati di zoologia – in cui il protagonista ci descrive lo zoo paterno – e religione – Pi è contemporaneamente cattolico, musulmano e indù, non riuscendo a dedicarsi esclusivamente ad un solo culto. Saranno queste conoscenze ad aiutare il ragazzo a mantenere la freddezza e la lucidità necessarie a contrastare squali, balene, fulmini, pesci volanti, alghe e quant’altro. Chiaramente non ci sono molti dialoghi e il tutto diventa quasi un corso di

 

sopravvivenza.

La lettura scorre veloce e se non fosse per il periodo dell’anno, potrebbe andar bene per il periodo estivo, benché passi la voglia di partire per una qualsiasi crociera.

 

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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8 commenti
  • Ho visto il film, che è ben realizzato e piuttosto spettacolare. Notevole è anche, a mio parere, l’abilità del regista che riesce a raccontare per quasi due ore una storia fondamentalmente statica senza suscitare noia.
    Probabilmente, come accade nella maggior parte dei casi, l’opera cinematografica non riesce a riprodurre tutta la ricchezza del libro; mi sembra però, leggendo la tua recensione, che gli elementi essenziali ci siano tutti.

    P.S. Ho difficoltà a capire perché il film sarebbe un “nuovo Avatar”. :/

    • Penso che sia sempre meglio leggere prima il libro, perché le immagini e i volti del film condizionano molto. In questo caso è stato mio figlio a “impormi” la visione del film e non ho fatto in tempo a leggere prima il romanzo; ma di norma evito. :)

  • Io il film l’ho visto…
    ma non sono d’accordo con VoceLibera.

    L’ho trovato noioso; niente a che vedere con la spettacolo di Avatar. Ci sono sì belle scene, momenti interessanti, ma per lo più è un lunghissimo monologo sulla religione o su altri pensieri personali di Pi (in questo mi ha ricordato molto Into the Wild, che però è infinitamente più intenso, movimentato e poetico).

    Insomma, credo che sia più o meno come il libro…solo che dura molto di più.

Recensione di Antonio Soncina