Voltati e sorridi – Jonathan Tropper

Nuovo romanzo dick-lit per Tropper. Ci sono tutti gli elementi tipici: il protagonista è un uomo middle-class, divorziato, che ha un pessimo rapporto con la figlia.

Nello specifico, Silver è stato il batterista di un gruppo musicale ormai sciolto ma che in passato ha piazzato un singolo di successo; ingrassato e invecchiato, vive un po’ di rendita grazie ai diritti e un po’ si barcamena suonando a matrimoni e bat mitzvah. Abita in un “residence per falliti” ovvero uomini di mezza età rimasti al verde dopo le spese legali per il divorzio e l’affidamento (perso) dei figli. Insomma, il protagonista si crogiola nel proprio fallimento. Fino al giorno in cui riceve la notizia che sta per morire e, contemporaneamente, sua figlia ha bisogno di lui.

In questo romanzo, l’autore adotta uno stratagemma: a causa del suo stato di salute, Silver non si accorge di pensare ad alta voce e questo crea qualche problema a chi gli sta intorno, costringendo ad affrontare le situazioni invece che a nascondersi.

Nessuna novità di rilievo ma una gradevole conferma.

Voltati e sorridi

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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