Si può commettere un errore molto grave, pagare il proprio debito con la società e ricominciare da capo?
La risposta di Jonathan Trigell è “No”, soprattutto quando l’errore commesso è orribile agli occhi della società: violenza e uccisione di una bambina da parte di Boy A, appunto, e Boy B.
Ma di chi è stata la colpa di quel crimine? Dei due (all’epoca) bambini, dell’ambiente, delle famiglie, delle circostanze?
“Jack” è il nuovo nome scelto da Boy A per ritornare nel mondo esterno, ma il passato ritorna sotto forma di bugie, foto sul giornale, nuovi legami, false identità, rancori e vendette personali.
Il miglior complimento che posso fare a questo romanzo è che l’autore non dà mai una risposta sola. Scorrevole, profondo, violento, moderno. Lo consiglio.