Il baule dei ricordi di carta #8 – Professione? Spia! – Louise Fitzhugh

Ehilà, ben ritrovati a tutti! Come avete trascorso le vacanze? Per quanto mi riguarda bene, ma i primi temporali settembrini e il ritorno in ufficio me le fanno sembrare già così lontane…l’autunno, però, è sempre stata la mia stagione preferita – con i suoi colori e la sua atmosfera quasi sospesa tra lo spazio e il tempo.

Auguro a tutti voi un buon ritorno e un sacco di castagne matte da raccogliere per gioco – tanto non si possono mangiare! – sui vialoni dei parchi.

Il Baule dei Ricordi di Carta ricomincia, e voglio farlo parlando di un libro che ho riletto quest’estate, credo per la centesima volta. Professione? Spia! si può tranquillamente definire il libro cult dei miei undici anni. Purtroppo credo che sia stato letto per la maggior parte da fanciulle, dato che ai tempi era stato penalizzato dalla pubblicazione nella collana Gaia Junior Mondadori, off limits per i maschietti – in realtà, si tratta di un libro niente affatto lezioso e femminile e piacevolissimo per tutti.

Harriet, undicenne, da grande vuole a tutti i costi fare la scrittrice (mi ricorda qualcuno…) ma, per poter avere materiale su cui lavorare, decide di mettersi a “spiare” le persone che la circondano, dai suoi genitori ai compagni di classe fino ai bizzarri vicini di casa, annotando su un taccuino tutte le loro abitudini, le piccole fobie, le paure nascoste, le contraddizioni e le speranze.

Con la lucidità e la spietata sincerità dei bambini, Harriet ha il coraggio di scrivere le cose come stanno, gradevoli o vergognose che siano, senza mistificare nulla. Si sa, però – come del resto diceva una canzone di molti anni fa – che la verità fa male, e che nessuno ama vedersi sbattere in faccia le cose di cui va meno fiero, o i propri normalissimi difetti, le ansie e le sconfitte.

Così, quando per puro caso il taccuino di Harriet viene scoperto e diventa di dominio pubblico, intorno alla povera bambina viene fatta terra bruciata. Nessuno a scuola le vuole più parlare, le fanno un sacco di scherzi crudeli e di dispetti e perfino i suoi genitori, francamente, la trovano un filino inquietante con la sua mania di acquattarsi negli angoli per osservare tutto quello che accade.

Harriet, però, non è di certo una che si arrende alle conseguenze degli eventi senza lottare: così, elabora un piano geniale per riportare le cose a come erano prima, anzi, meglio di prima – poiché stavolta riuscirà a essere sincera anche con se stessa, affrontando a testa alta la sua più grande paura.

Quello che ho amato di più di questo libro, oltre al fatto che Harriet per le sue esplorazioni si nascondeva sovente in un montavivande a muro e io avrei pagato oro per poterne avere uno, è stata l’abilità dell’autrice di tratteggiare personaggi il più umani possibile, senza nessun tipo di abbellimenti o forzature, come invece accade spesso nei racconti per bambini e ragazzi.

È un romanzo che consiglierei a partire almeno dai dieci/undici anni in su, poiché prima sarebbe difficile capire appieno certe sfumature e contraddizioni appena accennate che sono il punto forte del libro. Qui non si parla di lati bui e oscuri, si parla dei piccoli riverberi di normalità – che visti da fuori potrebbero farci sembrare un po’ picchiatelli o strani – che tutti abbiamo, fobie, paure, tic, superstizioni, dolori mai sopiti, desideri che ci fanno vergognare. Il tutto descritto dal punto di vista sincero e privo di pregiudizi di Harriet, che non giudica nessuno, si limita ad annotare, creando inconsapevolmente un affresco di umanità in cui tutti possiamo riconoscerci.

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Recensione di
MaddalenaErre
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6 commenti
  • Anch’io l’ho letto tantissime volte quand’ero pulzellina!
    Lo adoravo..uscì anche il film, e non fu nemmeno così un disastro come mi aspettavo.

    Mi hai fatto notare che però non lo posseggo..devo assolutamente recuperarlo in qualche modo ;)

  • ma quanto posso volerti bene per aver recensito Professione? Spia! ??? TANTISSIMO. ci sono cresciuta! l’ho amato! l’ho ricomprato! bello. bellobellobello.

  • Ma che bel libro!! Durante l’infanzia dev’essermi sfuggito!! Caspita, mi sa che vado a cercarlo in biblioteca fingendo che sia per una mia cuginetta! ;-)

  • Accidenti, non sapevo dell’esistenza del film…mi manca! Devo assolutamente reperirlo :)

    Imperwi, e perchè mai? Io prendo sempre libri adatti anche a tre-enni, e ribadisco sempre con orgoglio che sono per me ;)

Recensione di MaddalenaErre