La storia è semplice, come ogni storia per bambini che si rispetti, e sta tutta nel titolo.
Quello che nel titolo non viene riportato è il tono leggero e scanzonato di Neil Gaiman e le illustrazioni cariche ed evocative di Dave Mc Kean.
Si vede tra le righe che Gaiman si è divertito a scrivere questa storia/gioco dei se (tanto da scrivere un continuo a titolo di scusa per tutti quei padri distratti).
La morale, scontata, è ben messa in evidenza dalle peripezie del bambino che ha messo in moto la faccenda.
Quando si da’ valore ad aspetti della vita che sono incalcolabili, l’errore è scontato.
L’escalation di non sense è impareggiabile ed è divertente seguire il giovane protagonista nel suo viaggio di “riconquista” del padre.
Per il resto è un libro piccolo (tranne che nel formato extra large per accogliere le magnifiche illustrazioni di McKean) che si legge in pochi minuti… a meno che non siate in compagni di un bambino.
In tal caso starà a voi dare quel giusto grado di suspance alla storia e fargli vivere una magica avventura.
Qui c’è la magia dei libri che avvicina genitori e figli… io l’ho letto al mio che ha pochi mesi, giusto per mettere le cose in chiaro: se deve proprio scambiarmi, che lo faccia almeno per due pesci rari.