Le vergini suicide – Jeffrey Eugenides

Non potevo aspettarmi storia più diversa. Complici anche gli stralci di film visti in passato, immaginavo che il libro fosse incentrato sulla storia contorta e malata di queste giovani sorelle che in maniera teatrale hanno scelto insieme e contemporaneamente di abbandonare il palcoscenico della vita per poter rendere la loro fama immortale. E non si può dire che l’obbiettivo non l’abbiano raggiunto: sono diventate delle vere e proprie icone per il gruppo di ragazzi che è, in realtà, il vero protagonista di questo libro.
 
Le cinque sorelle Lisbon ci sono e tutto ruota intorno a loro ma allo stesso tempo è come se non sapessimo nulla di loro. Conosciamo il colore dei loro capelli, i vestiti che portavano, alcune loro piccole abitudini quotidiane; un po’ come delle cantanti  pop di cui in realtà si sa solo ciò che viene filtrato dai giornali, così le sorelle Lisbon ci appartengono solo attraverso le percezioni filtrate di questi ragazzini che ne hanno fatto le loro dive. Sono le immagini delle sorelle plasmate dalle fantasie e dai dettagli messi insieme dalla morbosa attenzione di questi ragazzi a rendere vivo il libro che, proprio per questo, risulta essere assolutamente bizzarro. Ad un certo punto mi sono resa conto di star aspettando il momento in cui finalmente i ragazzi avrebbero incontrato le sorelle per intessere con loro un rapporto concreto, di qualunque tipo; quella era l’unica maniera per poter penetrare davvero nelle menti delle ragazze ma quando me ne sono resa conto ho capito che il libro e il suo autore avevano vinto. Ero stata trascinata anch’io nell’ossessione amorosa di questi ragazzi, immedesimandomi con loro al punto da provare la medesima urgenza di toccarle, viverle da vicino.

Ma il rapporto di adorazione così fuori dagli schemi tra i ragazzi e le sorelle non è meno vero per il fatto di non essersi  mai veramente concretizzato. Anzi, il fatto che ,proprio nel momento in cui sembra che l’avvicinamento reale ci sia, le ragazze scelgano di saltare giù dal palco quasi sbeffeggiando i ragazzi che avevano solleticato per così tanto tempo rende la storia ancora più intensa. Si chiude il libro con una struggente nostalgia per non aver  svelato il mistero di queste sorelle e la sensazione di aver terminato uno dei libri più particolari che si possano avere in libreria.