Il libro dell’amore proibito – Mario Desiati

Ci sono desideri e sentimenti che non riesci a spiegare a nessuno. Forme di tenerezza fondamentale come scrivere una lettera d’amore a una persona che non la leggerà mai.

Eccovi in soldoni la trama: Veleno ragazzino tredicenne del sud italia è un giovane abbastanza solitario, poco esuberante e per niente intraprendente. Lo conosciamo attraverso la sua stessa voce narrante seguendolo nei brevi racconti della sua vita precedente il giorno in cui il libro raggiunge il suo climax: Veleno viene invischiato in una tresca con la giovane professoressa di educazione tecnica. Scoperti malamente i due finiranno una dietro le sbarre del carcere, e l’altro in perenne affido dei servizi sociali fino al finale del romanzo che non svelo per non togliervi il gusto della lettura.

Diverse cose mi hanno lasciata perplessa: la relazione tra Veleno e la professoressa non è descritta come un crescendo (non è descritta affatto) e l’episodio che scatenerà poi lo scandalo e il nodo cruciale della vicenda, appare decisamente forzato e frutto di fantasie erotiche fuori linea con il personaggio fino ad allora raccontato. Inoltre, l’unico contatto tra i due – un bacio – scatena nel ragazzo un sentimento d’amore profondo, così intenso da far diventare questa donna il punto fisso della sua vita, la sua stella polare anche negli anni successivi.mario_desitai_il_libro_dellamore_proibito
La storia non sta in piedi. Sarebbe stato più credibile se il protagonista fosse stato affetto da una sorta di fissazione morbosa, clinica, invece è tutto estremamente reale, sano (?) e pulito come il grembiule  del primo giorno di scuola.

Tuttavia, non posso negare i diversi elementi a favore che, in questo caso, vengono incarnati dai personaggi secondari: l’amico di sempre Nappi l’attaccabrighe dal cuore d’oro, la speranza cristallina dell’amico ritrovato (e disabile) Walter, la sfumata presenza dello psicologo/assistente sociale Pippo e vari altri personaggi minori magistralmente catturati dall’inchiostro di Desiati.

Peccato ancora una volta per il marketing ingannevole. Il libro è godibilissimo ma, come al solito, evitate le quarte di copertina!

E voi? Quali sono stati i vostri amori proibiti?

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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1 commento
  • in linea generale, sono d’accordo.
    l’ho appena finito, e la cosa che mi ha lasciato più perplessa è proprio la mamcanza di “sostanza” di quello che invece avrebbe dovuto essere il nodo principale della storia; l’amore proibito tra il ragazzo e la professoressa.
    Chissà perché l’autore l’ha messo da parte in poche pagine…non capisco; e però rovina un romanzo che per il resto è piacevole, non entusiasmante ma ben scritto. Peccato.

Recensione di Sara D'Ellena