Potevamo farci mancare, soprattutto d’estate, un cinquantasfumaturedigrigio versione ridotta quando per ridotta intendo solo l’età dei protagonisti? Assolutamente no!
La Mondadori ci riprova propinandoci l’ennesimo triangolo amoroso tra ragazzi: Ash, Sawyer e Beau si conoscono da quando sono bambini e la loro amicizia a tre diventerà presto una storia a due tra la figlia del pastore Ash e il bello (sicuramente biondo), ricco e perfetto Sawyer. Suo cugino, Beau il selvaggiamente bello (sicuramente moro), senza una lira e scapestrato, come spesso accade in queste situazioni, viene progressivamente ecluso dalla nuova relazione.
L’allontanamento, però, non dura molto: appena Sawyer si allontana dalla città (e dalla ragazza) per l’estate in una specie di campo per giovani marmotte, ecco che la scintilla tra la finta perfettina Ash (che invece sotto sotto è una ribelle repressa) e il ragazaccio Beau scoppia e brucia per gran parte del romanzo che, tradotto senza censure, è ricco di scene abbastanza piccanti rese purtroppo ridicole da un gergo assurdo (esempi? Provate a leggere che ne pensa questa blogger e fatevi due risate!).
Come avrete già capito dalla mia sintetica recensione, la trama è piena di buchi e indebolita dall’estrema banalità della storia: quante volte ancora dovremmo leggere storie di triangoli impossibili? Della ragazza tutta casa e chiesa che si innamora perdutamente del bello e dannato? Che barba e che noia.
E pensare che questa è addirittura una trilogia!