Dawkins si conferma una delle mie "persone preferite". Il suo modo di affrontare grandi temi come in questo caso l'evoluzione (e tanti altri annessi) e la passione che ci mette nello scriverli, rendono i suoi saggi delle piccole perle. Scorrevoli, entusiasmanti e soprattutto "insegnanti". Vi assicuro che solo in pochissimi tratti del libro si raggiunge la difficoltà di scorrimento che a prima vista può instillare un saggio biologico sulla teoria dell'evoluzione di 400 pagine. Per la maggior parte del libro vi ritroverete ghiotti della pagina che deve venire e affascinati dalle scoperte che pian, piano vi si profilano davanti.
Vedrete (ci sono le immagini!) bruchi che sviluppano una coda a forma di serpente per spaventare i predatori, insetti che sembrano foglie, l'origine dei cani e centinaia di altri pezzi del grande puzzle che è l'evoluzione.
Inutile stare a ribadire quanto i creazionisti siano ridicoli nel negare la teoria dell'evoluzione e sarebbe imbarazzante consegnare questo tomo nelle loro mani. L'unica nota negativa (non del libro) è che, come sempre, questi libri finiscono nelle mani di chi già è d'accordo con questa teoria. Ma Dawkins lo sa e infatti non nega che questo libro serve per affinare le "armi" (leggasi conoscenze) di chi è già convinto che la terra abbia più di 10.000 anni. 4,8 miliardi per la precisione. E fino a prova contraria.
Un libro difficile da consigliare a tutti, ma solo perché è capibile che quando si parla di saggi, occorre un pubblico più mirato e capace di fare a meno dell'immediatezza e "semplicità" di una storia di narrativa. Per chiunque è affascinato dalla natura e vuole saperne di più, thumbs up!
This book is my personal summary of the evidence that the 'theory' of evolution is actually a fact – as incontrovertible a fact as any in science.
Argh, ho 3 libri di Dawkins in pila: questo, “Il genere egoista” e “L’orologiaio cieco”. Datemi 8 ore in più al gioro. Per favore.