Visto che il 26 ottobre uscirà, per la regia di Oliver Stone, il film tratto dal romanzo di Don Wislow, proviamo a introdurre “Le belve”.
Storia cinica, veloce, aggressiva. Ben e Chon sono due ragazzi con caratteristiche dissimili tra loro ma che si completano a vicenda: rilassato e filantropico uomo d’affari globale il primo, silente ex soldato speciale il secondo; Yin e Yang. Insieme conducono un business particolarmente redditizio: coltivazione e distribuzione di un’eccellente varietà di marijuana.
Tra loro due, oltre agli affari e l’amicizia, c’è “O”, abbreviazione di Ophelia: una ragazzina esuberante, con il pallino per la ribellione allo stile di vita della madre – la quale è invece una hi-class nevrotica che passa da un uomo all’altro e da un hobby all’altro, fino a rivolgersi a una life-coach.
Il rapporto tra i tre ragazzi è un triangolo consenziente – non amoroso, ben inteso, ma di passione e, a modo loro, affetto, senza bisogno di troppi discorsi.
Se Ben mi fa pensare a uno Zuckerberg palestrato, in quanto prodotto della new economy, “O” invece potrebbe somigliare a Shirley Manson, la cantante dei Garbage; Chon invece rappresenta l’America tenebrosa, quella che è stata in guerra e non ne vuole parlare, anche se all’occorrenza torna a usare la forza.
Tutto procede placidamente, finché qualcuno decide che i due ragazzi devono cedere l’attività, e per farlo colpiranno il loro punto debole – indovinate quale?
Va be’, detta così la storia non risulta particolarmente originale. Vediamo un po’ lo stile di Wislow: fatto apposta per la generazione post MTV/PlayStation/”Fast & Furious”/”Point Break”/”Pulp fiction”, molto adrenalinico. Giovani anche i dialoghi e il ritmo, non solo della narrazione in sé, ma della ripartizione del romanzo all’interno dei capitoli: questi infatti spesso durano pochissimo, a volte solo un paio di frasi lasciate su un enorme sfondo bianco, come lo slogan di un cartellone pubblicitario o un’opera di pop art. Diciamo un Ellroy più semplice, per ragazzi e non.
[…] il passaggio era breve, trattandosi di un romanzo con molta azione. Come già detto in questa recensione si tratta un prodotto letterario pensato per i giovani che seguono MTV, giocano con videogame […]
[…] 2013 Speakermuto Nessun commento TweetDopo il romanzo di Don Wislow, recensito qui, proviamo a confrontarlo con il film di Oliver […]