Margherita Dolcevita – Stefano Benni

Ho letto questo libro in due mattine dal caldo soffocante in quel del Salento, aspettando che la giornata iniziasse davvero.
Non sono molte pagine ma è pur sempre un romanzo di Benni e questo, per chi non lo sapesse, rappresenta una garanzia centennale.
Perché, in effetti, Benni può essere letto anche solo per le bizzarie linguistiche che ci regala: conosce e usa tutte le potenzialità della nostra lingua e sa piegarla in base alla sua volontà creando un universo originale di parole, frasi e citazioni.

“Ma quando dormiamo siamo tutti uguali, morfeonauti inermi nel colorato gorgo, e non conta cosa si sogna, se no saremmo tutti in galera. E non è neanche giusto dire: mi sono svegliato incazzato, ti sei svegliato e poi, in un attimo, hai fabbricato i tuoi motivi di rabbia. E se metti la sveglia per andare a fare un attentato di buon’ora, beh, fino a quando la sveglia non trilla sei innocente.”

Ed ora parliamo della storia: Margherita Dolcevita è una ragazzina di 14 anni che vive nella tipica periferia cittadina e che diventa molto presto, un personaggio delizioso in tutto il suo cinismo e brillante intelligenza. Chi non vorrebbe averla come vicina di casa?

Ci ho ripensato. Non dirò nulla della trama perché rischierei di fare un riassunto più lungo del romanzo stesso e di rovinare la genialità e la verità di un autore che continua a non deludermi mai. Ma per davvero eh.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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5 commenti
  • E' stato il mio secondo incontro con Benni :) Concordo totalmente su quello che dici riguardo la sua capacità di piegare la lingua e giocarci come vuole; è assolutamente fuori da ogni schema :)

    Grazie per avermi fatto ricordare il piacere di una bella lettura!

    Cami

  • Ragazzi vi consiglio Benni, uno qualsiasi. Vi piacerà se siete anche un minimo aperti alle storie originali e forse un po' nosense.
    Io ho iniziato da Saltatempo.

  • Un gran libro. Come tutti quelli di Benni.
    Il mio primo è stato Elianto, una chicca, un capolavoro.
    E poi a seguire tutti gil altri.
    Stefano Benni è una garanzia.
    Di un sorriso, a volte un tantino amaro. Di una riflessione o qualcuna in più.
    Con quel suo squinternato linguaggio nelogism-bolognese.
    Un grande.

    Simo.-

Recensione di Sara D'Ellena