Un matrimonio perfetto di Carla Cerati

Questo romanzo di Carla Cerati non ha niente di idillico, a dispetto del titolo. È un libro che si apre all’insegna del mito del matrimonio, ma poi si conclude con la sua totale disgregazione.
Tema centrale è la fatica di comunicare con il mondo maschile, la difficoltà della donna a farsi accettare come persona dotata di esigenze e desideri.
La protagonista, educata dalla famiglia secondo i valori tradizionali, quando, appena diciassettenne, conosce e si innamora di Fabrizio, pensa fin da subito a sposarsi, convinta di poter ottenere la piena realizzazione di sé solo ricoprendo il ruolo di moglie e di madre. A guerra finita – anzi, proprio sulle macerie della guerra  –  la ragazza costruisce il proprio sogno. Il suo matrimonio, tuttavia, si rivela fin da subito tutt’altro che perfetto: il marito è un uomo nevrotico e problematico e si dimostra totalmente sordo alle sue esigenze, tanto che, quando è ormai madre di due figli, la protagonista si rende conto che la famiglia, invece che regalarle la felicità, la soffoca giorno per giorno. Rassegnata al fatto che il marito non può darle ciò di cui ha bisogno, si abbandona a relazioni con altri uomini, che la lasciano di volta in volta sempre più svuotata: la sua ostinata ricerca dell’amore e, soprattutto, della comprensione, le porta ogni volta solo delusione. Proprio quando incontra Giuliano, finalmente un uomo che la considera pienamente per quello che è, la donna capisce che le è indispensabile rimanere sola per riprendere in mano le redini della propria vita e assaporare la propria libertà. 
 
Incomprensibilmente, pur sentendomi lontana anni luce dalla personalità e dalle esperienze di vita della protagonista, sono rimasta molto affascinata da questo libro. L’analisi precisa, lucida e a tratti cinica che l’autrice fa dell’istituzione matrimoniale è illuminante sotto molti punti di vista e, sebbene sia stato scritto più di trent’anni fa, Un matrimonio perfetto è un romanzo che rimane attuale: anche oggi pare permanere, infatti, la difficoltà della donna a trovare la sua precisa collocazione in un mondo in cui prevalgono sovente le logiche maschili.
 

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Recensione di
Redazione
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5 commenti
  • Le donne spesso sono capaci di convincersi delle cose più assurde e molte sono le storie di donne che solo dopo anni e anni hanno trovato il coraggio di voltare pagina.

  • Pur non avendo (ancora) letto il romanzo, condivido l'opinione riguardo all'attualità della storia: ancora oggi, purtroppo, molte donne faticano a capire che la realizzazione di se stesse viene prima di tutto, ed è la base fondamentale su cui costruire tutto il resto, a partire da un matrimonio sereno, una maternità consapevole e così via…

  • Che siamo uomini o donne, credo che saper stare bene da soli ed essere se stessi sia la condizione per poter poi star bene con qualcun altro. L'errore, penso, sta nell'aspettarsi che sia un'altra persona a completarci, delegarle la propria felicità. Questo non è scegliersi, è riempire un vuoto. Storicamente è toccato più spesso alle donne vivere questa condizione, per un'educazione che le voleva incomplete se non trasformate in mogli e madri. Oggi purtroppo quel modello è riemerso prepotente, con una variante non meno mortificante: velina da giovane, moglie e madre un po' più in là. Basta guardare la pubblicità agghiacciante indirizzata alle bambine sulle reti TV per l'infanzia: bambolotti che fanno la cacca, fasciatoi, dolciforni… e, come si passa alla fascia di età delle più grandicelle, minigonne ascellari, top che non ci sono, ecc. 
    Insomma: compiacere sempre il maschio, prima con la seduzione sessuale e poi con la prole. Peggio degli anni sessanta.
    Ora che rileggo vedo che questa volta non ho parlato di letteratura, ma di politica. Vabbè, mi succede spesso. E poi un libro così, non l'ho letto ma è per forza un libro politico. Nel senso nobile, che parla di cose che non sono solo private, anche se lo sembrano. Come un matrimonio.

  • "E poi un libro così, non l'ho mai letto ma è per forza un libro politico. Nel senso nobile, che parla di cose che non sono solo private, anche se lo sembrano. Come un matrimonio"

    Hai centrato in pieno capelli d'argento. E' proprio il motivo per cui questo libro è stato pubblicato. :-)

  • il problema sta proprio lì: nel fatto che ancora adesso ci sono donne/ragazze che credono fermamente di potersi realizzare & sentirsi complete solo attraverso il matrimonio.
    lo dico io che sono sposata, è vero, ma mi sento quasi più in dovere di dirlo: mi sono sposata perchè per caso ho incontrato un uomo che me ne ha fatta venire la voglia, senza averlo cercato nè sperato.
    quindi, donne meravigliose, sappiatelo: si vive bene sia con sia senza ;)

Recensione di Redazione