La Scrivania Immaginaria #57

C’era una volta l’ispirazione ma …avrei dovuto legarla. L’ho già detto, che da me l’ispirazione va e viene? succede anche a voi? ah, che fatica. Non sono una scrittrice, nè ho ambizioni simili, ma da un po’ mi sto dedicando a scrivere…qualcosa, nulla di speciale, che fortunatamente è solo per me e forse qualche amico che avrà voglia di condividere con me questa “cosuccia” (non posso chiamarlo “romanzo”, e neanche semplicemente “libro”: quelle son cose per scrittori seri!). Ma mi ritrovo spesso a domandarmi: come fanno gli scrittori veri? quelli che hanno scadenze, necessità, un pubblico, un editore che li aspetta? dev’essere terribile! per me, è un altro buon motivo per non desiderare di essere una scrittrice.
Ma basta con le ciance! veniamo a noi!

  • e nella fattispecie, parlando sempre di romanzi e dei loro sequel …guardate cosa hanno architettato qui: dopo aver letto un determinato libro, cosa potresti leggere? la trovo un’idea bellissima, perché un sacco di volte m’è capitato di finire una saga o anche soltanto un libro e di aver voglia di leggere qualcosa di simile, un romanzo che si legasse allo stesso stile, contesto… e voi? che ne pensate? avete letto qualcuno dei libri proposti?
  • a volte, però, una saga è veramente troppo; a volte, anzi, anche un romanzo intero è troppo per il nostro cervello impegnato: che ne dite allora di Fifty-Two and Forty Stories? è un progetto che intende regalare ai suoi lettori una storia breve a settimana: se ti va, la leggi, oppure puoi scriverla. Ed il progetto è andato così bene, che hanno finito per pubblicarlo: in ebook e gratuitamente, ovvio!
  • ma non è tutto rose & fiori nel mondo della lettura, giusto? la pensano così anche a Finzioni Magazine, perciò hanno scritto una lista di Libri che Non Ho Finito di Leggere. E ce ne sono …uuuh se ce ne sono! tra i miei “sfavoriti” (almeno i primi che mi vengono in mente) ci sono La Montagna Incantata di Thomas Mann, Ma come Fa a Far Tutto? da cui hanno anche tratto il film, che magari vedrò visto che il libro non mi ha convinto, e Dance Dance Dance di Murakami (anche Norwegian Woods l’ho finito con estrema fatica). E i vostri?

Vi saluto ora, non fatevi depauperare dai libri che non avete amato e pensate invece fortissimamente a tutti quelli che potreste scrivere, o vorreste aver scritto.
Con tanto affetto,
Buona Lettura!

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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6 commenti
  • Dunque… il primo è stato Il nome della rosa di Umberto Eco (lo preferisco come saggista, come romanziere zzzzzzz….), Il mio nome è rosso di Pamuk, Vedi alla voce amore di Grossman e Anna Karenina! Piccole sconfitte ma ci sono troppo libri da leggere per costringersi a leggerne di noiosi!
    W Pennac!

    • Anna Karenina è la sfida con cui mi sto cimentando proprio in questi giorni. Le prime 70 pagine sono davvero tremende… adesso sono arrivata a pag 120 (di 775!!!) e va un po’ meglio ma non so se avrò la forza per finirlo… in compenso concilia il sonno meglio di una camomilla ;)

  • L’ultimo libro in ordine temporale che non ho finito di leggere è “terroni” di Pino Aprile. Decisamente scritto male.
    Ma ne avrei anche degli altri. Oltre all’ispirazione che va e che viene, ho finito anche per non avere molta pazienza con i libri…sarà l’età :D

    Marlene

  • Nooooo! ;) Anna Karenina è un capolavoro, così pure la Montagna incantata e non così ostici come farebbero pensare lo stile di scrittura o il numero delle pagine. Per non parlare del nome della Rosa o di Norwegian Woods, uno dei miei libri cult! Se li ho digeriti io quando ero adolescente (e dopo 30 anni me li ricordo ancora benissimo e con piacere), possono digerirli tutti. Riprovateci, non ve ne pentirete!

  • Sono pochi i libri di cui ho interrotto la lettura, ma qualcuno c’è. A vent’anni ho mollato “La coscienza di Zeno” di Svevo che mi stava annoiando a morte; in età (ben) più matura l’ho portato a termine, ma continua ad essere un romanzo che non mi piace. A trenta ho messo via “L’isola del giorno prima” di Umberto Eco (troppo difficile per me, lo ammetto); “Le braci” di Sandor Marai; “Si sta facendo sempre più tardi” di Antonio Tabucchi (noioso) e qualche altro libro che ora mi sfugge. A quaranta ho finalmente imparato a scegliere letture più adatte a me: ogni tanto incappo ancora in qualche libro indigesto (Dostoevskij, Tolstoj…), ma nulla che non si possa portare a termine. O forse il mio stomaco s’è fatto più resistente. :)

    P.S. krysal, uno scrittore non dovrebbe avere scadenze né subire le pressioni del pubblico o degli editori. Difficilmente, in questo modo, nasce un capolavoro (anche se qualche volta, ad esempio a Pirandello, è riuscito). In bocca al lupo per la tua scrittura: l’ispirazione a volte va, ma torna sempre! :)

Recensione di Silvia Righetti