Il papà che aveva 10 bambini – Bénédicte Guettier

Che Divertimento!

Leggere al mio piccolo “fagiolo” questa movimentata avventura – con la sua partecipazione così attiva e le scene così ridanciane da commentare insieme – è stata una goduria.

Bénédicte Guettier dipinge una situazione idilliaca: un papà, 10 marmocchi di età indefinita e una routine che vede un solo genitore occuparsi di tutto.

È normale fare il tifo per lui e simpatizzare per i 10 bimbi che spuntano da ogni dove (uno dei giochi preferiti di mio figlio durante la lettura è stata cercare i marmocchi).

Non è chiaro dove sia la mamma ne è approfondito questo aspetto durante il susseguirsi di immagini quotidiane ma sta di fatto che sia una assenza funzionale e necessaria.

Qui non c’è la figura femminile che riveste il ruolo salvifico per il padre (“arriva mamma, ci pensa lei!”) e i 10 bambini (“arriva la mamma, papà è una palla”).

Non che ce ne sia bisogno; padre e marmocchi paiono vivere in uno stato di beatitudine costante, (anche stancante – certamente – ma comunque godibile).

 

Trovo preziosa la visione al maschile di una realtà associata generalmente alle mamme, perché riesce nel duplice intento di sottolineare il coinvolgimento totale che è la cura dei pargoli come marca a matita rossa l’assoluta possibilità che il ruolo possa essere preso dall’uno come dall’altra (come da entrambi; meglio!) senza problemi.

 

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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