La custode di libri – Sophie Divry

Pare che a questi francesi piaccia disquisire sugli usi e i costumi del mondo dei libri. Non parlo solo di Pennac, che –ovviamente- è magistrale nel suo “Come un romanzo”, ma una volta m’è capitato di leggere un libricino intitolato “La lettrice” di Annie François: un librettino che parla di tutti gli aspetti della relazione libro-lettore, le paure e i timori di mandare libri in prestito, di rovinarli portandoli in borsa, ecc ecc ecc.

Questo libro è più o meno su questa stessa scia: una bibliotecaria –non si capisce se insoddisfatta o meno del proprio lavoro- sproloquia la-custode-di-libriper sessanta pagine in un flusso di coscienza che non lascia spazio al lettore per intromettersi nella conversazione, seppur mentalmente. Comincia con la catalogazione Dewey, per poi passare a illustrare con cura la sua zona preferita, il reparto di storia –un supplizio, perciò, per una storica essere collocata come responsabile del reparto geografia. Da lì partono mille dissertazioni ciniche e arrabbiate sull’amarezza del mondo al di fuori, ma soprattutto dentro le mura della biblioteca: il degrado dei frequentatori e il suo sentirsi invisibile portano a un problema che non si riesce a capire se sia veramente tale o no. La narratrice, dopotutto, è fortunata o no ad avere un lavoro del genere?

In queste poche pagine fa a pezzi il mestiere che ogni lettore sogna di fare. Traspare questo rapporto di amore-odio che mi ha fatto indignare e pensare a quanto la gente possa essere ingrata –seppure questa “gente” sia gente di carta.

Non ho mai fatto la biblioteca, non so se mai la farò, ma ho sempre adorato questi templi della cultura, quindi mi riesce difficile credere che un amante della letteratura possa diventare una tale gallina spennata che spara sentenze a zero. Poi, non lo so, potrei sbagliarmi, potrebbe essere il lavoro più noioso del mondo. Fatto sta, che per ora, questo libro non m’è piaciuto. Ma si sa, le cose ciniche e crude difficilmente mi piacciono, quindi chissà, provatelo se volete perdere un’oretta, magari mi farete sapere che a voi è andata meglio.

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Recensione di
Trix
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4 commenti
  • L’ho letto e recensito tempo fa. Una gigantesca delusione, accresciuta dal fatto che la presentazione del libro lasciava presagire tutt’altro. Un libro su una bibliotecaria insoddisfatta e inacidita, che mente a se stessa senza riuscire a convincere nessun altro: deprimente e incomprensibile nelle sue finalità.

  • Ho imparato a tenermi alla larga da tutti i titoli che hanno dentro “libri”, “biblioteca”, “libreria” e simili! Sono dei fantastici specchietti per le allodole per noi maniaci del tema e praticamente quasi sempre sono delle schifezze assolute!
    Si nota che oggi sono estremamente diplomatica? XD

Recensione di Trix