Piccola premessa: in questo romanzo c’è un po’ di tutto, quindi è necessario non fermarsi alle prime righe.
Oscar è un nerd, con tutti i tratti caratteristici: fisico xxl tutt’altro che attraente, linguaggio ricercato e pieno di citazioni colte solo da lui, appassionato di Star trek, fumetti, il Signore degli anelli, giochi di ruolo e… belle ragazze – passione, quest’ultima, non ricambiata.
Dopo un’introduzione sulla Repubblica Dominicana, questo caleidoscopico romanzo parla proprio di Oscar lo sfigato; nei successivi capitoli, però, prendono spazio piccole biografie della sorella, della madre, della voce narrante, fino alla storia del nonno di Oscar e del suo rapporto con il dittatore, in una catena di disgrazie e persecuzioni. La narrazione cambia tono contestualmente ma resta affidata al compagno di stanza del college di Oscar.
Numerosi i riferimenti alla cultura pop succitata, con tanto di glossario. Molte anche le note esplicative che portano a divagazioni (a la Infinite Jest), la cui continua interruzione, però, può infastidire; fortunatamente possono essere tralasciate senza intaccare la comprensione del testo principale.
La breve favolosa vita di Oscar Wao mette in mostra la scrittura creativa dell’autore e si legge con piacere. È una storia per lo più tragicomica e a tratti amara, premiata, tra l’altro, con il Pulitzer. Un’ottima lettura dal sapore contemporaneo.