Ebano – Ryszard Kapuściński

 
Ebano - Ryszard KapuścińskiKapuscinsky non l'avevo mai sentito nominare. Mi cospargo il capo di cenere e chiedo venia ora che ho letto chi è lui. Lui è un Uomo di quelli con la maiuscola. Non so perchè ma mi viene il paragone con Gregory David Roberts ( quello di Shantaram per capirci ); insomma, uno di quegli uomini che hanno avuto una vita da panico.
E dico da panico non solo come espressione per indicarne le allucinanti e incredibili esperienze che hanno vissuto, quelle che se ci pensi ti fanno vergognare della tua banale quotidianeità e staticità, ma da panico proprio nel senso letterale. Hanno affrontato cose, visto cose, sentito cose da far venire i brividi.

Ora la differenza tra Kapuscinsky e Roberts sta nel fatto che il primo non ha dovuto condire di episodi fittizi il suo libro. E' tutto straordinariamente vero. La storia della sua Africa, dove ha preso parte alle guerre di decolonizzazione e a tutte le problematiche che ne sono seguite. Ma niente paura. Non è un saggio storico sull'evoluzione del continente africano; anche se dentro ci ritrovi tutte le informazioni e i dettagli storici e geografici nonchè un insight generosissima sulla cultura africana ( o meglio le culture africane ). Eppure questa overview storica è continuamente squarciata da racconti di episodi piccoli e spaventosi al tempo stesso, da personaggi, comparse vividissime,dalle sue percezioni immediate, dalle sue impressioni.
Trapela tutto da questo libro: l'angoscia e l'entusiasmo, la curiosità e la critica. Sembra di ascoltare, seduti intorno al fuoco, un nonno meraviglioso che si abbandona ai ricordi.
Ricordi lucidissimi, rabbiosi e innamorati allo stesso tempo.
 

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