La relazione_Andrea Camilleri

Mauro Assante è un uomo ordinario. Conduce una vita borghese e prevedibile. Vive in un quartiere agiato della capitale, ha una bella moglie e un figlio, che sono in vacanza in montagna per tutta l’estate. Mauro resta in città a redigere una “relazione” importante per l’organismo di controllo bancario ove è impiegato come alto funzionario. La “relazione” è anche quella che intreccia con una donna da sogno, nonostante il  suo carattere schivo. Mauro deve aver messo le mani su qualcosa di molto scottante, perché iniziano ad accadere  una serie di episodi insoliti, all’apparenza privi di significato e slegati fra loro, ma che fin10671320_848475215194454_8752337802292921630_niscono per minare il terreno di certezze su cui è abituato a camminare e convergono in un crescendo verso una realtà sconcertante.

Andrea Camilleri è magistrale nel disseminare gli indizi e nel creare tensione e brivido in questo noir hitchcockiano, utilizzando un linguaggio sereno e limpido.

Camilleri è sempre una garanzia di una scrittura avvincente e di una lettura senza staccare il naso dal libro.

Camilleri non è solo Montalbano e non esistono scuse per non leggerlo se si hanno difficoltà con il siciliano. Ha scritto anche molto altro in italiano e ha una produzione varia e sconfinata (per diversi editori). Dai romanzi storici, a noir come questo, a numerosi racconti come quelli romanticissimi ed emozionanti di “Donne”.

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Recensione di
Miriam Caputo

Sono una divoratrice di libri, che ama la scrittura. Mi piace raccontare le storie che ho letto, ma anche inventarne di nuove e creare personaggi. Mi rispecchio in questa frase:
"Io voglio essere la trapezista, che fa il triplo salto mortale con il sorriso, la leggerezza, e non fa vedere la fatica dell'allenamento, perché altrimenti rovinerebbe il tuo godimento di lettore. Io voglio essere la trapezista e nulla voglio trasmettere della fatica del mio scrivere"
(Andrea Camilleri).

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