La dismissione di Ermanno Rea è la storia vera della dismissione dell’acciaieria di Bagnoli e del suo impianto di “colate continue”, raccontata da un dipendente nonché responsabile per lo smantellamento delle strutture.
L’incarico, le ansie, gli ispettori cinesi a seguire le operazioni, i contrasti, i computer malandati, gli interventi effettuati di persona in notturna per semplice testardaggine – a questo si aggiunga un po’ di storia della acciaieria e della città che ruotava intorno ad essa.
Parallelamete il racconto vede protagonisti lo smantellatore e una ragazza orfana del padre, allo sbando tra la madre assente e le tentazioni di Napoli: quest’ultima tra l’arrabbiato e il rassegnato, nelle diverse opinioni dei sindacati, negli inseguimenti a mano armata tra i vicoli dove vengono prodotti capi di abbigliamento contraffatti, nei ragazzini che si drogano per noia e paura del presente e del futuro.
È un resoconto appassionato, quello che Buonocore Vincenzo affida alla penna di Rea, che riguarda anche vicende personali, la sfera degli affetti, le riflessioni di chi ha dovuto, suo malgrado, partecipare alla cancellazione di una grande risorsa economica della città.