Frank McCourt torna a parlare di sé.
Stavolta nelle vesti – a volte strette e raffazzonate, altre disegnate a pennello – di professore.
Prof, per gli amici.
Con il piglio tragicomico che tanto me lo ha fatto amare, ci racconta le sue vicessitudini da studente, prima, da supplente, poi, per sfociare in un tripudio di creatività pedagogica.
Tenere il timone di una classe é compito arduo?
Mai come fare lo scaricatore al molo.
Imparare la vita sui libri é una fregatura (oltre che una noia)?
Provateci voi a far innamorare la tipa dei sogni senza citare un classico.
I pro e i contro di una vita agguantata con la forza della disperazione vengono narrati con la tipica impronta affabulatoria di McCourt.
Poco importa che non sia più il bimbo de “ Le ceneri di Angela” o lo scapestratomick sbarcato in America.
Il cuore Irlandese batte forte e fiero nella penna dello scrittore.
Esalta pregi e ridicolizza le pecche di un retaggio stringente.
Formula collaudata quindi:
– aneddoti esilaranti
– sfighe incredibili
– fortune mal comprese
– senso di colpa galoppante
Il resto é un ritmo impareggiabile, vero marchio di fabbrica di chi, come il nostro Frank, vive la vita con lodevole perseveranza.
(ad avercene di prof così!)
Molto contenta di aver scoperto oggi questo blog
Musette
mai letto niente di suo ..ma di certo con questa recensione un po' me ne hai fatta venire la voglia!
Non so perchè i libri della Adelphi esercitano su di me un fascino particolare… ammetto che quando li vedo sullo scaffale non riesco a resistere alla tentazione di prenderli, annusarli, comprarli!!!!
Bella recensione Ingelo… mi sa che questo sarà il prossimo Adelphi di cui sarò vittima ;)
#musette: benvenuta! Vieni a trovarci spessissimo e, perché no, manda qualche bella recensione di libri che hai letto ed amato (o anche odiato e bruciato).
#krysal: oho, devi assolutamente iniziare da "Le ceneri di Angela". Un libro fenomenale per stile, ritmo ed emozioni suscitate.
#pistacchina: grazie, sono contento di averti incuriosito. Le edizioni Adelphi, effettivamente, con la copertina un po "cartonata", la foto un po da "ricordi di famiglia", fa molto retrò. Piace da matti anche a me anche se c'é una cosa a cui davvero non so resistere (roba che mi mangio le mani!)sono quelle candide copertine con solo titolo e autore della Einaudi; c'é tutta la responsabilità del successo addossate allo scrittore (non a caso i libri che finora ho fatto miei sono di salinger).
Ok, devo leggerlo.
Nel mio Dipartimento pascolano diversi professori, tutti decentrati come gerani sui balconi, e voglio proprio vedere se il Prof del libro è in grado di batterli.
Fùs