Quelli come me, nati a metà degli anni ’70, ricorderanno “La rivincita dei nerds”, il film demenziale che faceva scontrare jocks e nerds in una gara sociologico-culturale che, a leggere questo libro, risale a un bel po’ di anni prima e ha coinvolto politici quali Franklin Delano Roosevelt.
Chi ha alimentato questo scontro sociale e per quali motivi? Come nasce il termine “nerd”? Cosa fanno esattamente, questi nerd? Quali elementi hanno in comune spade, draghi e linguaggi di programmazione? E qual è il ciclo di vita di un nerd, ovvero: si resta tale per tutta la vita o si diventa qualcos’altro? Sapevate che molti “sfigati” dei tempi del liceo hanno sceneggiato alcuni tra i vostri sketch preferiti?
Benjamin Nugent è (stato) uno di loro e in questo saggio risponde a queste domande, analizza la necessità di questo gruppo sociale all’interno della società moderna, racconta le realtà nascoste tra le pareti domestiche di questi ragazzini apparentemente miti e infine parla della propria storia personale.
Citando l’eclettico musicista Devin Townsend (“Chi?”):
“Do not pretend not to be nerds!”