Un uomo innamorato di una donna che non è sua moglie; un avvocato che sfregia Suv; un malato terminale che sogna di uccidere qualcuno prima di morire; un medico che in realtà… Quattro racconti inizialmente paralleli che alla fine convergono verso un obiettivo comune.
I cattivi pensieri del titolo sono in realtà segreti – a volte azioni più o meno efficaci, in altre occasioni solo desideri, ma sempre frutto di frustrazione: un matrimonio noioso, una famiglia che traccia il nostro destino, il caso.
Giorgio Pirazzini descrive i primi due personaggi attraverso dialoghi, mentre riassume le storie personali degli altri concentrandosi sul punto di svolta: una malattia, una confessione. Le quattro narrazioni differenti permettono all’autore di esprimersi utilizzando diverse armi a sua disposizione rendendo la lettura più varia, fino all’epilogo quasi surreale.
Una scrittura scorrevole e cinica quanto basta.