Montanelli. Novant’anni controcorrente – Marcello Staglieno

Vivere novant'anni controcorrente dev'essere difficile anche per il più caparbio dei salmoni, di quelli con la carne dura e la scorza ancora più dura: Indro Montanelli era tra quelli; uno di quei salmoni che avrebbe preso a pinnate in faccia tutti gli orsi che avessero provato a mangiarselo.

La vita del giornalista italiano forse più celebre, in patria e nel mondo, è quella che tutti i giovani reporter o aspiranti tali sognano. Ha documentato un secolo di guerre italiane, europee e mondiali; è partito egli stesso volontario per il fronte africano – impresa di cui non andare tanto fieri, per la verità -; ha accompagnato il paese e i suoi lettori, unico padrone che ha sempre dichiarato di avere, dal fascismo al berlusconismo, passando per il Sessantotto e l'interminabile era della Dc. Dalla Scandinavia a New York, dal Giappone ai Balcani, Montanelli ha visto e raccontato la storia e la società attraverso il suo cipiglio sarcastico e irriverente, che mai si è rinnegato o ha ceduto alle lusinghe del potere. Certo, errori ne ha commessi, ma dando sempre retta alla sua coscienza, che gl'imponeva l'indipendenza da qualsivoglia autorità cercasse anche solo di addomesticarlo, figurarsi a soggiogarlo.

Attraverso le pagine di Marcello Staglieno, che troppo spesso si affida alle memorie che Montanelli stesso ha lasciate di sé, Indro racconta la sua storia, senza la quale – nel bene e nel male – la spina dorsale dell'Italia, già soggetta a piegarsi per costituzione, sarebbe ancora meno dritta. 

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P8L
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3 commenti
  • Di niente :)

    Questa biografia è la più romanzata, e a volte inesatta: si basa molto sulle memorie autobiografiche di Montanelli, ma è scorrevole e piacevole.
    Se ne cerchi una più precisa, più lunga ma che assomiglia più a un saggio – è scritta comunque in modo molto avvincente, l'ho finita in pochissimo tempo – ti consiglio quella di Gerbi e Liucci, in 2 volumi. Il primo è Lo stregone, il secondo è L'anarchico borghese.

  • massimo rispetto per un uomo le cui opinioni non ho sempre condiviso, e che però stimo tantissimo e reputo un giornalista come non ne nascono spesso .

Recensione di P8L