Il Sangue e il Traditore – Jacqueline Carey

La moda italiana di dividere i libri in due parti e farli uscire a distanza di mesi uno dall’altro , la trovo  abbastanza ridicola tanto che sarebbe un buon motivo per smettere di leggere i romanzi in questione.
Ma pensandoci bene, se in Italia questa è la prassi per speculare (ancora di più) sui lettori appassionati che comunque, pur di non rinunciare al libro del cuore, sono disposti a comprarlo spezzettato, di certo questo non dipende dall’autore né dalla sua casa editrice originale.

I libri di Jacqueline Carey non fanno eccezione: Il Sangue e il Traditore in Italia è la seconda parte di quello che altrove è un libro unico (Kushiel’s Scion) quindi a meno che non amiate i racconti a puntate o a meno che non siate già stati rapiti dalla magia di Terre d’Ange e dei suoi personaggi, vi consiglio di evitare questa attesa straziante.
A tutti coloro che ignoreranno il mio avviso, confiderò che il libro è molto bello. Ho smesso di storcere il naso per il cambio del protagonista (per ben 3 libri è stata una donna mentre ora è suo figlio adottivo a narrare gli eventi) e sono entrata a piena testa in quella di Imriel, “fuggito” dalle sue responsabilità e immerso nella sua nuova vita da studente a Tiberium.
Scoprirà delle cose incredibili e non sarà indenne dagli intrighi nemmeno in terra straniera dove si troverà in mezzo a rivolte studentesche, sette segrete e assedi fino al suo ritorno in patria nella splendente Terre d’Ange dove i suoi doveri di discendente al trono lo aspettano.

Ma per questo, purtroppo, dovremo aspettare ancora.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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