Quando ho comprato questo libro, dopo aver visto la copertina e letto la sinossi, ho pensato si trattasse di un romanzo simile a “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” o del più recente “Chiedi alla luna“, ovvero una storia che mostrasse il mondo visto dal punto di vista di un bambino con qualche difficoltà a relazionarsi con esso.
In effetti tra i personaggi troviamo Matteo, bambino audioleso, ma non è lui il protagonista principale. Ho pensato allora che potesse trattarsi di Alice, la sorella maggiore che si prende cura di lui. Nemmeno. Allora Sandra, la mamma che ha lasciato il lavoro per dedicarsi al bambino? Cilecca.
Resta il capofamiglia, Alberto. “Non volare via” è un chick-lit dal punto di vista di un uomo, diviso tra i propri affetti familiari e una relazione extra-coniugale con una vecchia fiamma.
Ribadisco: chick-lit e non dick-lit. I toni sono abbastanza mielosi. Siamo lontani, insomma, da Nick Hornby o Jonathan Tropper. Intendiamoci, la storia c’è, ma l’autrice ha reso l’introspezione di Alberto in maniera un po’ troppo edulcorata. Un paio di ripassate all’editing, inoltre, avrebbero potuto rendere lo stile più asciutto. D’altro canto, “Non volare vie” è un libro per tutti, con una predilezione per il pubblico femminile a cui piacciano gli amori impossibili.
Provate a scaricare un estratto per capire se è il vostro genere.
Ciao
Ho letto la tua recensione e per quanto possa capire che questa storia possa non piacere a tutti, i gusti non si discutono, ho trovato che definirlo un chick-lit sia non corretto. Sul resto della critica non entro nel merito perchè io l’ho trovato straordinario pur essendo un uomo.
Saluti
Milo
Caratteristiche del chick lit ( da wikipedia)
Pur presentando alcuni elementi in comune con il tradizionale romanzo rosa, il romanzo chick lit tende a essere umoristico e post-femminista nella sua rappresentazione della vita e dei rapporti sentimentali. Le protagoniste sono di solito donne dinamiche, alla moda, fra i venti e i quarant’anni, che vivono in grandi città (per esempio Londra o Manhattan) e lavorano in settori come l’editoria, la pubblicità, la finanza o la moda. Lo stile della narrazione tende a essere irriverente anche (o soprattutto) sugli argomenti sentimentali e sessuali.
Caro Milo, dalla definizione di wikipedia penserei a “Lipstick Jungle” più che “I love shopping” o “Ex appeal”, tuttavia va bene per tutti e tre :)
Infati va bene x quei titoli ma non per Non volare via che ha tutta un’altra cifra..
Chick-lit? Dick-lit?
“Ma come parla? Le parole sono importanti!”
Ho sempre odiato Moretti :P :)