La meccanica del cuore – Mathias Malzieu

Colpita e affondata dalla recensione già scritta da Trix per la Libreria qualche tempo fa, ho comprato anche io questo piccolo romanzo di appena 145 pagine, spinta dalla vena romantica e dall’ottima penna della nostra collaboratrice che se c’è una cosa che sa fare bene, è mettere voglia di leggere.

Come al solito, il libro è finito in mezzo ad una pila che continua a salire e che, giorno dopo giorno, oscilla pericolosamente. Finalmente, nel mio viaggio aereo per Stoccolma, in meno di 3 ore, ho iniziato e finito questo incantevole romanzo.

Non vi racconterò la trama (se volete trovate le informazioni c’è tutto qui) ma bensì le sensazioni che ho provato leggendo queste pagine. E’ raro trovare uno scrittore che smette di usare le solite costruzioni linguistiche, raro trovare un autore che azzarda sinonimi, figure retoriche e immagini suggestive. Mathias Malzieu è un’ artista francese che prima di mettersi a scrivere, è soprattutto leader del gruppo rock Dyonisos. Parigi, città dove vive, deve essergli entrata sotto la pelle, perchè riesco a sentirne l’odore e le immagini anche se poi, gran parte del romanzo si svolge in Andalusia.

Per la prima volta dopo tanto tempo ho tirato fuori la matita e ho sottolineato passaggi, metafore, potenti immagini fantastiche che prendevano vita sotto i miei occhi sorpresi. Leggete qua:

La brina produce meraviglie ricoprendo di paillette il corpo dei gatti. Gli alberi somigliano a grandi fate in camicia da notte, che distendono le braccia, sbadigliano alla luna e guardano le carrozze slittare su una pista di pattinaggio lastricata.

O ancora:

… i suoi neri capelli ondulati le accendono il viso come il riverbero di un incendio […] Balla come un uccello in equilibrio sui tacchi a spillo, impalcature femminili. Ha occhi immensi, e vale la pena di guardarci dentro a lungo.

La Meccanica del Cuore è scritto tutto così: potrei aprire il libro a caso e continuare a trovare descrizioni fuori dal comune, luminose, piene di fantasia.
Vari rumors in rete annunciavano una versione 3D sul grande schermo nel 2012 prodotta da Luc Besson, ma fino ad ora, nessuna notizia per questa incantevole favola la cui fantasia non potrà mai essere uguagliata dall’abilità di nessun regista, as usual.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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