Corpi di Gloria – Giuliana Altamura

Gloria è una bambina sperduta in un Paese dei Balocchi che non si ricorda più come si fa a funzionare, caduto sotto gli effetti di quelle stesse malie ed  inganni che rappresentavano, una volta, tutto il suo fascino.

In un’estate, allo stesso tempo immobile e frenetica, che segna il confine sottile ma indelebile tra adolescenza e prima età adulta – quando il futuro  sembra a volte denso di opportunità, a volte un buco nero pronto a ingoiarti con tutti i tuoi sogni e le speranze – Gloria balla una danza strana, in bilico  tra reale e immaginario, tra ciò che è vero e ciò che non lo è – o non lo è più, o non lo è ancora. Dove il finale sembra già scritto, ma anche completamente  imprevedibile.

Già dalle prime pagine, si sente prepotente l’atmosfera dell’estate torrida e lunghissima del Sud, con i giorni che si susseguono in una fila downloaddai contorni  sfumati, dove la fine sembra solo un orizzonte lontano. La sensazione è così forte che ti ritrovi a sentire il calore del sole sulla pelle, anche se porti un  maglione di lana e fuori ci sono cinque gradi, senti il sudore che scivola piano tra le sopracciglia e nell’incavo dei gomiti, ti senti avvolgere dall’aria calda  dell’estate che rende immortale ogni momento, anche quelli più insignificanti.

Gloria, suo fratello Andrea e i loro amici si muovono senza alcuna ragione apparente dentro i giorni, rovesciandosi l’uno addosso all’altro un fiume in piena di parole non dette, di silenzi carichi di significato, di frasi lasciate a metà – sospese sull’abisso – di desideri repressi, di paure nascoste, di sogni che si trasformano lentamente nei colori dell’incubo. Ma quello che accade, per quanto terribile sia, non ti segna mai veramente – perché in questo mondo sospeso e labile non c’è spazio per la realtà e per i suoi effetti secondari, perché “tutto ha la stessa importanza di niente”. Un acqua park caduto in disuso fa da sfondo alle loro storie e rappresenta tutto quello che io ho trovato in questo bellissimo libro: tenerezza, rimpianto, rabbia, graffi, rimorso, rancore – ma anche una strana, contorta, inspiegabile, indistruttibile speranza.

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MaddalenaErre
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