Vedi di non morire – Josh Bazell

Vi trovate al pronto soccorso per farvi curare un dolore assurdo.

Arriva uno dei dottori più competenti e disponibili che vi possa capitare: Peter Brown. Vi visita, vi interroga, controlla la vostra cartella clinica, si dà da fare per scoprire cosa avete e curarvi. La sua conoscenza delle procedure ospedaliere (comprese quelle non ufficiali) e la lucidità con cui affronta il suo lavoro sono esemplari. Solidarizza con i colleghi, è empatico con i pazienti, ride alla stessa battuta di sempre. E, care signore, è anche un figo.

Troppo bello per essere vero? Il medico dei nostri sogni?

Bè, in effetti Peter ha qualche difettuccio. Per esempio, fa uso di droghe per stare sveglio.

OK, diciamo la verità. Il Dr. Brown ha più di un segreto:

  • Peter brown in realtà si chiama Pietro Brwna, detto anche "Orso".
  • Quando vi colpisce con una mossa di tae kwon do (o di kenpo) conosce le conseguenze per tendini e trachea.
  • Si è messo nei guai – grossi guai – con la mafia e fa parte di un programma per la protezione dei testimoni.

vedi di non morire - josh bazellSe quanto detto sopra vi fa pensare che il vostro medico preferito abbia un passato turbolento, be', è esattamente così. E l'autore procede nella narrazione del presente affiancandola parallelamente agli eventi del passato, per farci arrivare gradualmente a capire da dove viene il nostro Peter, ovvero cosa lo ha reso quello che è.

Il cinismo del protagonista, alimentato da un'infanzia traumatica, delitti e continue vendette, si riversa nei dialoghi:

– Secondo il dottor Friendly qualche speranza ce l'ho.
– E' il gergo dei chirughi. Sta per "Mi serve una barca un po' più lunga".

Così come nell'analisi dell'ambiente ospedaliero con le loro sanguisughe: tra infermiere che rubano i cellulari di pazienti decedute, informatrici farmaceutiche promiscue per professione (tipo Heather Locklear in Scrubs), questioni economiche tutt'altro che etiche ecc.

Nonostante

  • a volte il personaggio somigli allo stereotipo dell'eroe americano tipo Steven Seagal
  • tra le ultime scene ce ne sia una che sa di fanta-medicina
  • l'autore non sia molto politically correct (soprattutto verso i Siciliani come me)

Josh Bazell, laureato in letteratura inglese, in medicina e chi più ne ha più ne metta, realizza un godibilissimo incrocio tra E.R., i Soprano e magari un romanzo di John Connolly. Vedete di leggerlo.

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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