Una lontana follia – Kate Morton

Questo libro racchiude tutto ciò che mi intriga e solitamente mi tiene incollata alle pagine di un racconto: un castello misterioso, un segreto celato nel tempo, una ragazza che deve svelarlo e deve fare ricerche su ricerche. Kate Morton riesce a unire questi preziosi elementi, fonderli e dar vita ad una storia dove nulla è lasciato al caso, dove il finale va contro la logica del lettore che invano si era creato un “colpevole” ed una soluzione.

La protagonista è Edie Burchil, affamata di libri, che a causa di una lettera arrivata alla madre, si trova ad indagare nel passato, a far riemergere vecchie e affascinanti storie, a riscoprire la madre e scoprire se stessa.

Le pagine di questo libro hanno il sapore amaro e malinconico, come la guerra che descrivono, come i segreti e molte volte la disperazione che i protagonisti, o meglio le protagoniste covano. Il tutto è formato da storie e siuazioni che si incastonano perfettamente tra di loro per dar vita ad un reticolo di realtà mista ad immaginazione che ci affascina dalle prime pagine.

Credo che difficilmente si possa spiegare un libro del genere, perchè per gustarlo bisogna calarsi in quel tempo, in quel castello dove “muri antichi cantano le ore lontane”, dove regna la follia, una follia che percorre una generazione

L’unica pecca che ho trovato è il dilungarsi troppo della scrittura su alcune scene, su alcuni avvenimenti. Ma per una lettrice che ama le descrizioni non credo che questo costituirà un problema.