Non conoscevo il giallo nordico e mi sono approcciata partendo dalla regina: Camilla Läckberg
Una lettura piacevole, scorrevole, ma anche sul filo del rasoio. L’autrice è molto brava a creare tensione e a far credere situazioni che poi si rivelano tutt’altro. E tutto ciò in ambientazioni che si percepiscono – mai l’avrei detto per delle storie ambientate nel profondo nord- “calde”, per i caminetti accesi, per le brioche speziate alla cannella e per le passioni fra i personaggi.
Si tratta di una raccolta di racconti, edita da Marsilio, eppure li ho letti tutti d’un fiato. Io adoro i racconti, non fraintendetemi, ma di solito ne affianco la lettura a quella di un romanzo. In questo caso invece li ho divorati. E questo è un ulteriore pregio, perché un libro che si fa leggere tutto d’un fiato non può essere che un buon libro.
Ho rilevato un solo difetto. L’assenza di originalità delle tematiche. C’è un racconto che mi ricorda Patricia Highsmith, un altro l’opera teatrale “Arsenico e vecchi merletti”, un altro ancora Agatha Christie, ma è un’ispirazione dichiarata nella quarta di copertina e nella presentazione del libro, ove si dice ” Sulle orme di Agatha Christie”. Quindi una sorta di “liberamente ispirato a. . .”, in occasione dei dieci anni di carriera dell’Autrice.