Questo breve romanzo dai toni enfatici ci descrive la storia di una donazione di organi. Comincia con i fatti: una gita al mare tra amici per praticare surf, un incidente, la morte cerebrale di un adolescente. Il dramma ha la voce dei genitori del ragazzo, che non sono i protagonisti principali ma hanno il loro spazio all’interno della serie di eventi – e del protocollo – riguardante il trapianto di cuore a un paziente in attesa. Ogni componente di questa catena presenta la propria storia, slegata da quella altrui, dipingendo la realtà come un insieme di mondi individuali che si incrociano quasi per caso.
Riparare i viventi è una galleria di personaggi in cui la trama è in secondo piano: il fulcro del romanzo è lo stile narrativo dell’autrice, la cui prospettiva restituisce grandezza alle vite dei singoli e alla vita in generale.