Quattro Apocalissi – Andrea Viscusi

Uno dei modi più efficaci per riconoscere un bravo scrittore è misurare per quanto tempo riesci a portare con te la sua storia, dopo aver chiuso il libro – o spento il Kindle, dato che in questo caso si tratta di un ebook. Le storie migliori che io abbia mai letto sono rimaste con me per molto, molto tempo – me le ritrovavo la sera tra le pieghe del sonno, la mattina sull’autobus col vicino di posto che sbadiglia e la signora in piedi che ti punta un gomito nell’orecchio, durante la pausa pranzo quando cerchi di trovare appetibile una pasta panna e salmone di chiara origine aliena, nei momenti di difficoltà, in quelli di gioia, in quelli che non sai come definire.

C’era sempre una scheggia della storia infilata negli attimi, come il frammento dello specchio negli occhi di Kay perduto nel freddo della Regina delle Nevi. Una buona storia rende tutto migliore, può essere un ottimo scudo contro la pesantezza della vita e un soffio di aria fresca in una stanza chiusa da troppo tempo.

Da questo punto di vista, Andrea Viscusi è davvero un bravo scrittore, senza se e senza ma. Quattro apocalissi, ebook auto prodotto, merita davvero di essere letto e apprezzato fino all’ultima pagina. Benché la fine del mondo sia un tema di cui tutti, da Bruno Vespa al fruttivendolo sotto casa, si sono dilettati a parlare negli ultimi mesi, queste storie sono davvero qualcosa di diverso. Fine del mondo può voler dire molte cose: “sei la fine del mondo!” può essere il complimento perfetto per una ragazza che ci piace da impazzire; “è la fine del mondo…” potrebbe essere la frase pronunciata da chi, con la testa tra le mani, non riesce più a vedere via d’uscita; “non sarà mica la fine del mondo, dai!” è invece il leitmotiv di chi è nato con la sindrome purtroppo non contagiosa da bicchiere mezzo pieno. Già, ma se la fine del mondo dovesse davvero arrivare, come sarebbe? Un inferno di fiamme e strade che si aprono e ponti che si ribaltano e supereroi che piangono perché neanche loro sanno più cosa fare? Oppure pianeti sconosciuti che se ne stanno immobili per mesi nel cielo mentre la gente, sempre più schiacciata dall’angoscia dell’ignoto e dell’attesa, continua la sua vita? O ancora i famigerati quattro angeli dell’Apocalisse che scendono in gloria sulla Terra per far passare un brutto quarto d’ora ai cattivoni della situazione, stile agenti del fisco in incognito a Cortina? O cosa, ancora?

Andrea ci racconta quattro possibili Apocalissi dal suo punto di vista, quello di uno scrittore e lettore innamorato della fantascienza e di persona dotata del meraviglioso dono dell’ironia al suo stadio più alto. E le pagine si divorano in un battibaleno, tra apocalissi che coincidono con il giorno più importante della vita di un uomo (e di una donna, ça va sans dire), la paura di svegliarsi una mattina e non essere più padroni del proprio corpo e delle proprie azioni, divinità fragili e impacciate che fanno pagare all’intera umanità lo scotto delle loro imprecisioni, per finire con un’idea di fine del mondo molto originale (e sulla quale penso che nessuno di noi avrebbe da ridire…). Con una caratterizzazione dei personaggi estremamente accurata e la capacità di reggere senza colpo fallire la tensione narrativa dall’inizio alla fine, Andrea Viscusi si conferma uno scrittore vero e Quattro Apocalissi un ebook (scaricabile qui) da leggere sicuramente. Però, attenzione: assolutamente prima del 21 Dicembre 2012, perché – come usava dire un Vate assai abusato nelle Smemoranda – “del doman non v’è certezza…”

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MaddalenaErre
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