Quando siete inghiottiti dalle fiamme – David Sedaris

Vi è mai capitato qualcosa di tremendamente imbarazzante? Che so:

1. Essere sottomessi da un'acida vicina settantenne?

2. Chiedere al vostro partner di comprarvi una certa cosa e fingere di farvi una sorpresa?

3. Non capire una lingua straniera e finire in mutande in una sala d'aspetto, quando tutti gli altri sono vestiti?

No, eh? Figurarsi, non lo ammettereste mai. (Certo, magari il terzo punto è un po' più improbabile, ma pare che a qualcuno succeda.)

Invece David Sedaris non solo lo ammette ma ci scrive pure dei libri di notevole successo, visto che viene definito come "il miglior comico statunitense".

Più una cosa è ridicola, maggiori sono le probabilità che questo autore ne scriva, sia che si tratti di:

1. sé stesso, ad esempio parlando dei suoi problemi con l'abbigliamento, il rapporto con il suo compagno, le lezioni da bambino con un logopedista, il suo rapporto col fumo (e con le droghe)

2. i suo genitori, come quando si scontra con loro in merito alle valutazioni delle opere d'arte che comprano o racconta di suo padre che mangia un bottone trovato in una valigia (sic)

3. i lavori che ha svolto, tipo nei periodi natalizi in cui si travestiva da elfo per una catena di grandi magazzini – fu proprio la lettura di questi "diari" a portarlo alla National Public Radio e poi a convincerlo a dedicarsi alla scrittura

4. le stranezze dei posti che visita da quando svolge l'attività di scrittore a tempo pieno e esegue dei book tour seguiti come tournè di rock star

I suoi libri sono raccolte di racconti autobiografici o riflessioni personali, come il suo saggio sullo "Stadium Pal": se capite un po' d'inglese, provate ad ascoltare questo signore bassino, con una voce non particolarmente mascolina, mentre al David Letterman Show legge il suddetto testo (tipo qui); vi sembrerà improvvisamente un gigante.

Sedaris non risparmia niente e nessuno. Come già detto, nemmeno sé stesso. Di recente ho avuto la possibilità di ascoltarlo a Roma, dove ha letto un suo saggio in cui, tra l'altro, prendeva in giro persino la sua omosessualità:

"Così io ero lì in compagnia di mio cognato e spingevo il carrello, interamente vuoto tranne che per un'enorme scatola di profilattici. A un certo punto mi sono sentito 'titanicamente' gay, con addosso gli occhi degli altri clienti del supermercato che ci guardavano e pensavano:'Siete disgustosi! Ma voi omosessuali non pensate ad altro che il sesso???'"

Benché il suo ultimo lavoro sia "Bestiole e bestiacce – Sedici storie cattive" (definito da alcuni "Una favola per bambini sotto l'effetto di acidi"), in occasione del suddetto reading ho ripassato "Quando siete inghiottiti dalle fiamme" (il cui titolo, per rimanere in tema, è la traduzione proposta per una procedura di sicurezza di un albergo giapponese), un'opera dalle caratteristiche sopra elencate. Vi introdurrà ai suoi pensieri, le sue paure, il suo onesto cinismo, le sue paranoie e le difficoltà a muoversi nella vita di tutti i giorni. Difficile non identificarsi in lui per (almeno) un buon numero di episodi.