Porrajmos – L’olocausto dimenticato degli zingari

Come è noto, i progetti di sterminio nazisti non riguardarono soltanto gli Ebrei, che pure pagarono il prezzo più alto con 6 milioni di morti. Nei lager erano internati anche zingari, testimoni di Geova, omosessuali, pentecostali, disabili… Ognuna di queste categorie ha versato il suo tributo di sangue sull’altare della follia di Hitler. Agli zingari in particolare è dedicato un monologo teatrale di Pino Petruzzelli, riadattato per la televisione a cura di Gioia Meloni.

Furono almeno 500.000, ma alcuni suppongono ben di più, i Rom e i Sinti che morirono dei lager nazisti, spesso dopo essere stati sottoposti a sevizie ed esperimenti di ogni genere. Il monologo di Petruzzelli a loro dedicato è recitato all’interno della Risiera di San Sabba (Trieste), l’unico campo di sterminio su suolo italiano, in un’area però di norma chiusa e interdetta ai visitatori. Uno scenario essenziale e scabro, perfettamente adeguato al testo.hqdefault

Si comincia con una terribile fiaba rovesciata per venire alla storia delle discriminazioni e delle persecuzioni patite dagli zingari nel corso dei secoli, fino agli orrori nazisti.  Il monologo è un testo intenso, storico e artistico insieme, che ci permette di conoscere meglio una realtà spesso ignorata o rimossa e di riscoprire le radici della diffidenza e dell’odio che tuttora circondano Rom e Sinti.

Ma né i costumi di questi popoli né i reati compiuti da alcuni singoli zingari giustificano e giustificheranno mai persecuzioni e stermini.

Su youtube è possibile seguire il monologo: qui la prima parte, da cui si ricavano i link alle parti successive.

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D. S.

Sono una lettrice vorace, una cinefila entusiasta e un'insegnante appassionata del suo lavoro; e non so concepire le tre cose disgiunte l'una dall'altra.

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