Morte di un supereroe – Anthony McCarten

Ho letto questo libro qualche estate fa, in spiaggia. Per mia fortuna, perché indossando gli occhiali da sole non si vedeva quando mi commuovevo.

Come si sentono i ragazzi a quattordici anni? Saranno gli ormoni, ma si percepiscono nuove energie, si è più sicuri di sé (alcuni la chiamano "sbruffonaggine giovanile") e si è anche nel pieno del desiderio per l'altro sesso. E naturalmente comincia anche il moto di ribellione verso il mondo dei grandi, le loro regole e imposizioni, la scuola e così via. E la fantasia può servire a contrastare il realismo di genitori e professori.

morte di un supereroe - anthony mccartenEcco che Donald fugge dalla realtà tuffandosi nel mondo dei fumetti. E' bravo a disegnare e ritrae i fantastici episodi partoriti dalla sua mente adolescenziale, ancora libera dal grigiore delle lunghe file in auto per andare al lavoro, abbigliamento da ufficio, direttori fastidiosi, conti da pagare.

Il nostro protagonista è talmente immerso nel suo mondo di fantasia da immaginare di essere egli stesso un supereroe, che compie azioni straordinarie salvando bambine da Toyota Corolla, effettuando salti mirabolanti (o quasi) ecc.

Fin qui potrebbe trattarsi di un ragazzo come tanti. Ma Donald ha un altro motivo per fuggire dalla realtà. Sta morendo.

E quindi Anthony McCarten ci fa prima conoscere questo giovane, ce lo rende irresistibilmente simpatico, tra l'energia incontenibile e la goffaggine delle varie "prime volte". Nel contempo, però, ci dice che non c'è niente da fare.

Cosa fareste voi, se conosceste un tipo così e voleste aiutarlo? E se foste al posto dei suoi genitori, che non riescono a condurre il loro ruolo di tutori in un tale "incidente di percorso" nella vita di un ragazzino? Tutto, no? Ecco, loro provano quel tutto, ingaggiando uno psicologo affinché aiuti il nostro supereroe nella sua ultima impresa.

Certo, ma chi aiuta Adrian, lo psicologo? Che con la sua vita non ci sa proprio fare. Proprio lui, che ha passato l'esistenza ad analizzare la vita degli altri per far superare loro le nevrosi, è la classica persona che predica bene e razzola male, in balia degli eventi e soprattutto delle persone più vicine.

E siccome "la vita è quello che succede mentre fai progetti" (citazione di un misconosciuto cantautore di origine anglosassone) succede un po' di tutto tranne quello che si aspetterebbe la famiglia di Donald.

Chi riesce, tra i protagonisti di questo romanzo (per i giovani "sempre") a riflettere meglio sugli eventi e ad affrontarli con maturità? Parola, quest'ultima, che spesso associamo in maniera scontata all'età, ma "Morte di un supereroe" ci fa riflettere su come possa essere una qualità di alcuni di noi, quelli grandi dentro. Come un superpotere.

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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3 commenti
  • Descrivere "Morte di un supereroe" mi è risultato difficile perché, nonostante il titolo e appunto la malattia del protagonista, è anche molto divertente. Ma di certo è commovente, il che, per dirla con le parole de "lo scorfano" è cosa bella assai ;^)

Recensione di Antonio Soncina