Calliope è alta, goffa, senza attitudini per lo sport, con una cotta per la sua migliore amica. Fino al giorno in cui scopre di non essere esattamente una ragazza ma neanche un ragazzo: è un intersex o ermafrodito, per una rara mutazione genetica.
La storia di Calliope che diventa Cal inizia tuttavia dopo circa metà romanzo; la prima parte è infatti dedicata ai suoi nonni e alla fuga dal loro villaggio durante la guerra tra Grecia e Turchia del 1922. Quando Lefty e Desdemona sbarcano negli USA, la narrazione attraversa la storia statunitense del ventesimo secolo, vista con gli occhi di una coppia di immigrati greci: la fordiana catena di montaggio, il proibizionismo, i falsi profeti, le rivolte nei ghetti, il sogno americano di una casa e un’impresa.
Bisogna quindi aspettare un bel po’ per la vicenda personale della voce narrante ma la scrittura è scorrevole, tragicomica e profonda. Middlesex è un romanzo paragonabile a Le correzioni di Franzen per l’assemblaggio delle storie di singoli; si può accostare anche a Forrest Gump per il modo di intrecciare vicende personali e storia americana e per l’approccio candido del/della protagonista alle difficoltà dell’adolescenza.
L’epilogo è la degna conclusione di un’opera che affronta, almeno in parte, un tema non semplice in maniera delicata e intelligente. Un classico moderno.