Mele Bianche – Jonathan Carroll

È difficile descrivere un libro così. Così ricco di pensiero, intriso di riflessioni e significati che vanno oltre il semplice raccontare. Mele bianche di Jonathan Carroll, devo ammetterlo, mi ha stupita. Mi aspettavo di leggere un romanzo, una storia che si dipana nel tempo e nello spazio, che ha un inizio e una fine, dalla quale far scaturire le naturali considerazioni che normalmente affiorano leggendo un libro.

Eppure non è stato assolutamente così. Mele bianche ha lo straordinario potere di trascinare il lettore in un mondo in apparenza lontano, distante e impossibile da immaginare. Un mondo in cui un uomo, a seguito di una grave malattia, perde la vita. Ma non per sempre.

Vincent Ettrich non ha la più pallida idea di ciò che lo aspetta, né di ciò che gli è successo. Ma non ha tempo da perdere: il destino di molte cose dipende da lui e dalla sua forza d’animo. Non ha la minima idea di essere morto, perché non ha ricordi della malattia né tantomeno dell’ospedale. Almeno per ora.

Vincent Ettrich si accorge che qualcosa non va quando incontra Coco, una delle sue innumerevoli amanti. Il tempo speso insieme a Coco, però, cambierà totalmente Vincent e la sua percezione del reale. Coco lo aiuterà a comprendere ciò che è successo e per quale, importantissimo motivo Vincent è stato riportato in vita. Anche un suo collega, Bruno Mann, sembra aver avuto la stessa e identica esperienza: anche lui è morto e non sente più il battito del suo cuore.

Ma Coco non può spiegare a Vincent tutto ciò che sa, perché l’uomo deve riuscire a ricordare ciò che ha saputo nel  momento in cui è morto. Dove è andato a finire, quali misteriose conoscenze ha acquisito e delle quali non ha più memoria. “Non si può cambiare il passato, ma il passato può tornare a cambiare noi, il nostro presente e il nostro futuro”: Vincent scoprirà molto presto il significato di questa esperienza che, in maniera del tutto straordinaria, gli ha permesso di tornare in vita per cambiare il futuro dell’universo.mele-bianche-light-674x1024

Le forze del Caos, che nella storia di tutti i mondi esistiti hanno giocato un ruolo decisivo pur non essendosi mai organizzate razionalmente, sono sulle tracce di Vincent e del bambino che egli ha procreato. Un bambino che, attraverso la pancia di Isabelle Neukor, riesce a comunicare ai genitori la sua richiesta d’aiuto. Anjo, seppur ancora un feto, conosce perfettamente il suo destino e le forze che gli stanno dando la caccia per impedire la sua nascita. Ma qual è il ruolo di Anjo, e perché è così fondamentale che Isabelle e Vincent lo proteggano dal Caos? E per quale motivo un’entità così disorganizzata e irrazionale come il Caos ha il potere di razionalizzare e organizzare attacchi continui a Vincent, Isabelle e Anjo?

Il vero amore è sempre caotico. Si perde il controllo. Si perde il senso della prospettiva. Si perde la capacità di perdere se stessi. Più grande è l’amore, più grande è il caos. È un dato di fatto. E non è un segreto per nessuno”: amore e caos, quindi, sono strettamente collegati e avranno un ruolo centrale in questa stupenda storia.

Durante questa avventura, però, i protagonisti non potranno aver paura, poiché “l’arma più potente della paura è la sua capacità di abbagliarci tanto da non vedere altro che noi stessi. Quando siamo sue vittime, dimentichiamo che ci sono altre persone da tenere in considerazione, e altre cose da salvare oltre alla nostra pelle e ai nostri sentimenti”.

Mele bianche è un libro sorprendente perché, sotto tutti i punti di vista, offre una visione completamente innovativa della realtà. Leggendo questo libro, il lettore arriva a comprendere – e anche a condividere, se vuole – le teorie che Carroll dissemina nella trama, come piccole briciole che portano alla grande casa di marzapane. Carroll esprime così la sua personale e geniale visione del tempo, dello spazio e dell’universo intero. Una visione affascinante, descritta in maniera talmente vivida, precisa e realistica da risultare inattaccabile anche dai più scettici.

I personaggi, tracciati sapientemente, rendono ancor più concreta la trama e tutta la miriade di idee che l’autore sparpaglia nel racconto. Ognuno con la sua personalità un po’ eccentrica, stravagante e bizzarra: ma mai risultano forzati o innaturali.

Visionario, innovativo, fantastico: Mele bianche è questo e molto, molto altro. Una lettura vivida e soddisfacente, che offre costanti spunti di riflessione e una filosofia illusoria e chimerica della realtà e di tutto ciò che la governa. Un libro davvero eccezionale.

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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