Lui è tornato – Timur Vermes

Adolf Hitler, sano e salvo ma comprensibilmente disorientato, si risveglia a Berlino nel 2011. Inizialmente si trova in difficoltà come in gioventù ma, per quanto anacronistica, la sua esistenza potrebbe percorrere una parabola ascendente.

Non ci troviamo di fronte alla prima caricatura del Fuhrer – qui spaesato al cospetto di telecomandi, cellulari e TV al plasma – e benché alla fine del testo si trovino una serie di giustificazioni storiche delle varie citazioni, il vero protagonista di questo divertente romanzo è la Germania contemporanea e in particolar modo la stampa.

Spero che questo libro non diventi mai un film: difficile che video e audio possano ricreare la “voce” di questo Hitler, in un mix di osservazioni bislacche e parodia.

Lui è tornato

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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