Lo strano caso dell’apprendista libraia – Deborah Meyler

Esme è una giovane inglese con un borsa di studio per la Columbia, una vita tutta da scoprire a New York City, un dottorato in storia dell’arte che promette grandi soddisfazioni e un fidanzato affascinante.

L’incredibile New York e la meraviglia di avere ventitre anni e tutto il futuro davanti, è una bella tela che viene improvvisamente strappata quando Esme si accorge di aspettare un bambino. Un incidente certo, quella notte in cui lei e Mitchell non sono stati troppo prudenti. Peccato che l’affascinante (e benestante!) boyfriend decida di lasciarla proprio mentre lei sta per dirgli della nuova vita che le pulsa dentro.
Stordita dalla nuova realtà, Esme si ritrova a rifugiarsi nella piccola libreria di libri usati, La Civetta, un piccolo gioiello incastonata tra i luccicanti e giganteschi palazzi della Grande Mela.

La Civetta è esattamente la libreria che ognuno di noi vorrebbe sotto casa: piccola, accogliente, luci soffuse,librai LoStranoCasoCoverpronti ad accoglierti come di una di famiglia.
Ed è quello che succede ad Esme, quando vagando in cerca di un’illuminazione, viene assunta dalla libreria e “adottata” dalla strana famiglia di librai, clienti abituali e senzatetto di passaggio che animano la vita della Civetta.

Lo strano caso dell’apprendista libraia è un libro delicato nonostante la tematica non sia delle più semplici, edulcorato abbastanza da rendere la lettura morbida, leggermente venato di rosa, trappola perfetta per lettrici in cerca di una storia sulla quale riflettere, sognare ed innamorarsi. Di chi? Dei libri e delle librerie ovviamente!

Ps – non approvo la decisione di Garzanti di modificare il titolo originale del romanzo The Bookstore, decisamente più incisivo di quello scelto per la traduzione italiana.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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3 commenti
  • La recensione mi sembra troppo tendere a far sembrare il libro un romanzetto per ragazzine, a meno che non sia proprio così.
    Il post è invitante, soprattutto per un accanito lettore come me, che non si tira mai indietro se vede la possibilità di vincere un libro.
    Nella mia città le piccole librerie non esistono più ma mi trovo benissimo a lla Feltrinelli, con personale preparato e cortesissimo.
    Grazie, adesso aspetto il libro.

Recensione di Sara D'Ellena