Ne L’arminuta una ragazzina trascorre la sua esistenza accanto a genitori che scopre adottivi: a questa rivelazione segue il suo rientro forzato presso la famiglia originale. La protagonista, da figlia unica in un ambiente confortevole (affettivamente ed economicamente), si ritrova a condividere un letto con la sorella che soffre d’incontinenza, tra i diversi atteggiamenti dei fratelli e i due genitori distanti e in difficoltà economiche.
L’Arminuta, cioè la ritornata, fatica ad adattarsi ad un mondo differente da quello abituale – il dialetto parlato da chi la circonda, le attività della campagna, le botte senza spiegazioni date dal padre al fratello – e continua a chiedersi perché sia stata abbandonata due volte: prima dalla famiglia originaria (e che sembra riprenderla controvoglia) e poi da quella che l’aveva prima accolta con generosità e poi ha reciso ogni contatto.