L’angolo del mondo – Mylene Fernandez Pintado

L’universalità dei sentimenti è quello che rende la lettura un’esperienza unica.
Prima o poi, tra le decine di libri che leggiamo, c’è sempre quel paragrafo che sembra scritto da noi, quel personaggio che conosce esattamente quello che proviamo.
C. S. Lewis scriveva “Leggiamo per scoprire che non siamo soli” e, aggiungo io, per ricordarci che seppur nella nostra incredibile diversità siamo tutti mossi dalla stessa gamma di emozioni.

Ho trovato una scheggia di me incastrata nella storia di Marian che, seppur lontana 8.709 chilometri ed immersa in una condizione culturale completamente diversa dalla mia, esprime perfettamente il mio pensiero e la mia battaglia degli ultimi anni:

Non mi sembra una pazzia voler vivere nel mio paese. Altrimenti saremmo in tanti a essere pazzi. O forse appartengo ad un gruppo che non è nella tua lista. Quello delle persone che credono che stare da questa parte valga più dei superlativi del mondo di là. Persone che lavorano, si lamentano e protestano perché credono che tutto debba cambiare in meglio. E che vogliono che tutto migliori, come altre persone in altri luoghi. Siamo forse il gruppo più ambizioso. Voglio autobus, caffelatte e concerti, ma qui. Voglio stare qui, Daniel, e voglio che tu rimanga con me, che tu abbia il tempo per scrivere e ragioni reali per farlo bene.

Prima di conoscere Daniel, scrittore 22enne dalle belle speranze che vuole portarla con sé a Madrid per iniziare una nuova vita lontano dai disagi e dalle difficoltà di Cuba, Marian era una trentenne confinata nella sua vita mediocre: strascichi di una relazione finita, un lavoro senza soddisfazioni, pochi amici.
Una vita in superficie, una vita appena sufficiente.

Poi, galeotto un libro – come nelle storie migliori – del quale si ritrova a dover scrivere la prefazione, la vita grigia di Marian prende inaspettatamente le sfumature vermiglie della passione presto mescolate alle tinte più scure tipiche del mal d’amore.
Una miccia che esplode all’improvviso e Marian perde la bussola, si distrae, si innamora.

Cosa fare quindi quando David decide di trasferirsi a Madrid per tentare la sua vita da scrittore? Abbandonare la sua amata terra o convincere lui a restare?

Un libro romantico, nel senso letterario del termine, con le pagine piene di tramonti, il profumo dell’oceano, il tormento d’amore e un paese tanto meraviglioso quanto difficile protagonista silenzioso dell’intera narrazione.

angolo del mondo

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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