I lettori non crescono mai abbastanza, quando si tratta di libri di favole. Ci sono titoli che rimangono nel cuore e nella memoria, a cui si guarda con tenerezza immutata anni dopo averli letti, ed altri che ti sorprendono nel bel mezzo dell’età adulta. È questo il caso della Sogneria di Andrea Storti: la perfetta favola della buonanotte, da leggere ad alta voce ai bambini, al fidanzato prima che si addormenti, o anche semplicemente a voi stessi. Farete sicuramente bei sogni, garantisce il titolo ;)
Cosa succede se gli abitanti del paesino di Santa Bisbetica si ritrovano incapaci di sognare? Le loro giornate –e soprattutto le loro nottate- sono grigie e spente, e nessuno sembra essere felice. Fortuna che il Signor Cioccomenta, grande inventore, un giorno decide di dedicarsi alla soluzione del problema, inventando dei sogni take-away per gli sfortunati abitanti della cittadina. È così che apre la sua bottega, la Sogneria, appunto, e si guadagna da vivere vendendo ampolle rosate e cicciotte personalizzate, a seconda del visitatore.
Ma come in tutte le favole, anche qui c’è un cattivo: un cliente insoddisfatto del sogno datogli dal Signor Cioccomenta, si infuria e medita vendetta, fino a costruire una bottega identica a quella dei sogni, se non fosse che il suo nome è L’Incubatrice…
Una favoletta che si legge in un paio d’ore, che merita d’essere letta, anche solo per sostenere la piccola editoria virtuale italiana e dare spazio a questi nuovi autori emergenti.
Lo voglio. Ti pare che non leggo un libro in cui c’è il Signor Cioccomenta?? :D
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