La ragazza con l’orecchino di perla – Tracy Chevalier

Gironzolando tra gli scaffali di una libreria difficilmente, vedendo questo libro, non saremmo attratti dallo sguardo innocente e spontaneo di questa ragazza ritratta sulla copertina. I suoi occhi mi hanno subito ipnotizzato e tanto più la storia a cui essi preludono.

Una storia, questa, ambientata con massima precisione nella Deft del XVII secolo, dove lavora il pittore olandese Jan Veermer. E’ al suo servizio che la giovane Griet va a lavorare. E’ al suo servizio che a piano a piano impara ad amare i colori, l’arte, la vita.

Perfetta è innanzitutto la ricostruzione dell’ambiente, sia fisico, di cui possiamo immaginare il canale, le piccole case, i ponti; sia sociale, leggiamo di persone di tutte le condizioni, dal macellaio sporco di sangue del mercato al nobile committente di quadri.

L’autrice ha un’abilità sorprendente nel ricostruire i momenti salienti dell’attività del pittore, facendoli narrare dalle parole di Griet, che con ingenuità e occhi meravigliati può osservare tutto e dare un vivido affresco della vita di Deft e di Veermer. La Chevalier riesce ad unire in un connubio inscindibile la passione amorosa e la creatività artistica, i tumulti del cuore con i tumulti di un animo tutto devoto alla pittura.

Ma soprattutto con il libro possiamo scoprire o approfondire la figura del pittore, il cui talento più grande era quello di dar vita ai colori. E’ descritto in modo sapiente come il bianco non era visto solo come tale, ma come in esso venivano osservati i colori più impensabili. Si gustano i colori prediletti da Veermer, il giallo e l’azzurro. E si capisce soprattutto in che modo il pittore abbia dato molta importanza alla luce. Veermer ha “scoperto” il colore della luce con cui ha dato vita e corporeità ai suoi quadri.

Il quadro di Veermer ritratto nella copertina, perchè tale è , prende quindi vita, sia perchè impariamo a vedere con gli occhi dell’artista il colore, sia perchè assistiamo alla sua composizione: in realtà la ragazza è proprio Griet, una fanciulla umile che grazie alla fantasia della scrittrice, ha potuto assaporare il genio di Veermer; una piccola ragazza che ha potuto però sfrontatamente essere ritratta con un turbante ribelle sul capo e un orecchino di perla il cui riflesso le fa brillare gli occhi.

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Recensione di
Ele

24 anni, i viaggi e la letteratura sono le mie passioni. Dalla Calabria, passando per Roma, Tomsk e Edimburgo, studio Traduzione e Comparatistica letteraria a Pisa. I miei studi mi hanno portata a vedere la letteratura come un insieme di connessioni: tra lingue, popoli, culture, riti, influenze. Difficilmente riesco a leggere un libro per volta. In constante fluttuare tra luoghi e parole, ricorro alla scrittura per trovare un ordine, o almeno ci provo.

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