Kaho Nashiki – Un’estate con la Strega dell’Ovest

Nel 1994 uscì il breve romanzo d’esordio della scrittrice giapponese Kaho Nashiki (Kagoshima, 1959), destinato a riscuotere un successo notevole e duraturo: Un’estate con la Strega dell’Ovest (Nishi no majo ga shinda). Nel 2017 l’autrice ha ripubblicato l’opera aggiungendo in appendice tre racconti dedicati agli stessi luoghi e agli stessi personaggi.

Mai ha tredici anni e non vuole più tornare a scuola. I genitori decidono allora di farle trascorrere l’estate in campagna presso la nonna materna, un’anziana signora inglese che a suo tempo si è innamorata del Giappone e di un giapponese e da allora vive lì. Quando la nonna rivela alla nipotina di essere una strega e di poterla addestrare a diventarlo a sua volta, Mai resta inizialmente stupita ed incredula; in seguito però svolge con grande impegno e serietà i compiti assegnati dalla nonna. Lontana dalla vita frenetica della città, la ragazzina impara così a vivere in maniera più piena il tempo e la natura. Alla fine dell’estate, Mai, che è sempre stata una ragazzina difficile (come la definisce la mamma), ipersensibile e fragile, si riscopre più sicura e più forte. E pronta ad intraprendere una nuova vita. Si porterà però dietro un rimpianto.

Il racconto è breve e scritto in una prosa semplice assolutamente accessibile. Anche per questo, oltre che per l’impostazione del contenuto, si rivolge bene ad un pubblico di giovanissimi, preadolescenti o anche meno. E a questi giovanissimi la fiaba della Strega dell’Ovest può suggerire un altro modo di vivere e di pensare, sensibile alla natura e alla solidarietà, semplice e allo stesso tempo ricco di emozioni: che è la vera magia.

Nei tre racconti in appendice, scritti a quasi venticinque anni di distanza, ritornano i luoghi e i personaggi e così anche l’atmosfera incantata e misteriosa. Tuttavia al narratore esterno si sostituisce quello interno (Mai nei primi due, la nonna nel terzo) e la narrazione mostra sicuramente spessore e maturità maggiori, risultando più interessante per il pubblico adulto rispetto al romanzo.

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Recensione di
D. S.

Sono una lettrice vorace, una cinefila entusiasta e un'insegnante appassionata del suo lavoro; e non so concepire le tre cose disgiunte l'una dall'altra.

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